Le panchine infinite, ora, in serie A, almeno. In supercoppa, da distinta ufficiale inviata dall’Inter, 15 calciatori in panchina in entrambe le squadre. Tantissimi, certo, anche se 5 entrano sempre.
L’addio a Luigi Riva. L’amicizia con De Andrè, la fedeltà al Cagliari. Vicepallone d’oro nel ’69. Senza infortuni, poteva resistere in nazionale sino all’82: 4 gol ogni 5 gare. L’addio a Musiello, in A grazie alla mancanza di stranieri
Riva e le bandiere di provincia: Mazzola, Rivera, Facchetti. ma nessuno è rimasto a vita in provincia. Nel calcio moderno, per ora, solo Berardi, ma solo perchè il Sassuolo da 2 anni lo vende solo se vale la pena. Mancini finì alla Lazio, anche Vialli lasciò la Sampdoria, Buffon, Thuram e Cannavaro via dal Parma. Nessuno, ripeto, nessuno è rimasto a vita lontano dal grande calcio. Il Cagliari è quel che sappiamo, nella storia, escluso il periodo d’oro con Gigi Riva. Storia unica.
Fra i razzisti, per Maignan, anche una donna. Un calcio in faccia ai luoghi comuni, gli stadi per le famiglie, alzi la mano chi si aspettava una donna fra i bersagliatori del portiere del Milan.
Di ogni club cerchiamo i fedelissimi, ma lontani dal grande calcio. Bellini ha giocato solo nell’Atalanta. “Ma era scarso”, mi disse Vittorio Feltri.
I videoaffresconi. Reggiana-Como, con le nostre domande ad Alessandro Nesta e al gallese Roberts, aiutante di Cesc Fabregas, anche sulla piccola terra britannica.
Sport ed eventistica. Il team Gresini si è presentato al Cocoricò, la discoteca storica di Riccione. Nadia Padovani sceglie di privilegiare la Romagna, Andrea Gresini era di Imola, Emilia, ma quasi Romagna.
E a Modena, per il volley, l’uscita di Perugia, mondiale per club. La popolarità di Leon, in uscita, con la tifoseria più colorita e presente, della pallavolo, i sirmaniaci e pure, da 4 anni, curva nord
Nuoto, la rivincita di Paolo Barelli, il senatore di Forza Italia è stato ingiustamente fermato dalla Fina, ora potrebbe chiedere i danni. E’ amico di Lotito.
La Ferrari multitasking, nella vela con Giovanni Soldini skipper. Bell’avventura, sarebbe bello vedere la Ferrari nel basket, nel volley, nel nuoto, in tutti gli sport olimpici. Dotare i campioni di auto Ferrari, appunto.
Tennis. Jannik Sinner alla prima finale in grande slam, 3-1 a Djokovic, con solo il tieabrek perso, a 6, per il resto ha dominato. Cambia la storia di uno sport, Adriano Panatta è stato grande per una, due stagioni, per il resto è stato un ottimo tennista, anche longevo, ma lontano dalla continuità di questo campione che può restare fra i primi 4 per una dozzina d’anni, esattamente come Djokovic, Federer e Nadal.
Il tennis da sport da pochi eventi l’anno, i 4 slam, Roma e la coppa Davis, anche la Fed. cup, femminile, ora può reggere la copertina ogni volta che Sinner gioca, tanto è amato. Aumenta i tesserati, la passione popolare, come Pantani per il ciclismo e Tomba per lo sci. Per fortuna è nato in Alto Adige e non oltre le Alpi.
Volley, il videoaffrescone da Padova, per Modena. I 20 tifosi canarini, il palasport con le gigantografie dei campioni bianconeri nella storia, l’intervistina a Jacopo Cuttini, alla quarta stagione da capo allenatore alla Kioene: “Ho 50 anni, sino a 4 fa, facevo soprattutto l’informatico”. Gli allenatori che fanno anche altri mestieri, nella storia dello sport di vertice