Enordest.it. Calzona il vice che può farcela dopo il flop di Mazzarri

(enordest.it)

https://www.enordest.it/2024/02/25/calzona-il-vice-che-puo-farcela-dopo-il-flop-di-mazzarri/

Vanni Zagnoli

I sorteggi di Europa league, con le nostre percentuali di passaggio del turno, negli ottavi di finale. Milan-Slavia Praga 85% e 15% ai cechi di possibilità di passare. Roma 45%-Brighton 55%, contro De Zerbi. Sporting Lisbona 35%-Atalanta 65%, anche in virtù del doppio confronto diretto nel girone, i portoghesi però dicono su Sky sono forti. La geografia dell’Europa agli ottavi di finale delle 3 coppe, nazione per nazione, tra conferme e novità come il Qarabag, per la prima volta agli ottavi in Europa.

La delusione Walter Mazzarri: 100 giorni di poco. Come il subentro a Cagliari, come l’anno al Watford di Gino Pozzo, come la stagione e mezza all’Inter. Al Torino era andato meglio, con l’Europa ottenuta solo da Ventura, negli ultimi 25 anni, dopo il quarto di finale di coppa delle Coppe con Angelo Gregucci in campo, sconfitta con l’Arsenal, Inghilterra. Calzona è una soluzione eccellente, da ex vice di Sarri e anche di Spalletti. Con il bel lavoro fatto da ct della Slovacchia. E’ una storia esemplare, di chi non è stato buon calciatore, l’ascesa è molto più lenta però può avvenire comunque. Come Domenico Tedesco, ct del Belgio, ex Schalke 04.

Le nostre domande ad Alessandro Nesta: “Non c’è paragone, fra i 2 e i 3 punti per vittoria. Noi saremmo a -7 dalla Cremonese, con i 2 punti, ma preferisco i 3. La sconfitta va dimenticata, non si porta a casa, non deve minare i rapporti familiari sennò ti separi. Io sono con mia moglie da 24 anni. Il tempo effettivo? Va bene anche così, purchè il recupero sia vero, completo. E, soprattutto, che l’arbitro non levi ritmo alla partita”.

Lascia la nazionale Sara Gama, a 35 anni non ancora compiuti. Un difensore centrale potrebbe continuare sino a 42 anni, al pari di Costacurta, nel Milan, Sara è scesa parecchio di rendimento, negli ultimi anni, complici infortuni. Milena Bertolini le aveva perdonato un errore all’Europeo, costato l’eliminazione, non era convinta di portarla al mondiale, l’ha esclusa in extremis e lei si risentì. Perchè le bandiere, le campionesse, soprattutto nere, come Paola Egonu, spesso parlano bene pubblicamente ma non si comportano nella stessa maniera. Gama era furibonda per avere saltato il mondiale, il ct Andrea Soncin l’ha richiamata ma quando ha capito di non essere titolare si è ritratta in anticipo. Dovrebbe scusarsi con l’ex ct, contro la quale di sicuro aveva aizzato le colleghe più esperte e altrettanto in discussione.

I nostri incontri, le nostre domande a protagonisti. Siamo stati come sempre alla Reggiana, in zona salvezza, in serie B, con Cedric Gondo, della Costa d’Avorio, vincitrice della 3^ coppa d’Africa. Può un successo sportivo cambiare la storia di una nazione, di un Paese comunque non ricco?

“A chi vive nella ricchezza – replica l’attaccante che portò la Salernitana in serie A, con Fabrizio Castori in panchina -, dunque lal maggioranza degli italiani, suggerisco di capire la differenza con gli africani. Felici nella povertà. Chi è cresciuto lì non sente la povertà, perché lì si prova a vivere con gioia e felicità. Inviterei tutti a fare un viaggio per aprire gli occhi: la gente anche se ha poco è molto meno stressata di chi sta qui”. Soprattutto nelle regioni più operose, dunque Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, si lamenta del tutto che si ha, sicuramente del superfluo.

“La Costa d’Avorio rappresenta la mia cultura, il mio modo di essere anche se sono venuto in Italia quando avevo 7 anni, in provincia di Treviso, a Casier. La nazionale per me è importantissima, è ovvio che mi piacerebbe farne parte. Tifo per Sebastien Haller, del Borussia Dortmund, in Germania: è nato in Francia da ivoriani è diventato il capitano della nazionale, torna alla grande dopo aver sconfitto un tumore”.

https://youtu.be/luI43z5lnyY

L’addio al tedesco Andreas Brehme. Muore a 63 anni, aveva problemi economici, sicuramente quello ha inciso sulla qualità della vita. Era al livello di Lothar Matthaus, nell’Inter incideva più della seconda punta Jurgen Klinsmann, pur partendo dalla fascia sinistra, dalla difesa. La sua Germania: uscì al primo turno a Euro 86, fu vicecampione del mondo nell’86, con i suoi lanci nelle partite chiave, uscì in semifinale a Euro 88 (in casa), fu campione del mondo a Italia 90 con il rigore chiave nella finale con l’Argentina, rivincita del quadriennio precedente. Dunque si limitò a 5 grandi manifestazioni, a Euro ’92 era in rosa ma non giocò mai, nel secondo posto con la Svezia. Poteva meritare un altro Europeo e altri due mondiali, poteva essere in rosa anche in Spagna ’82, a Euro  ’96, ai mondiali del 1994 e del ’98.

Gattuso esonerato, dall’Olympique Marsiglia, in Francia, come al Valencia, in Spagna. Meritava di restare al Milan e pure al Napoli, comunque è allenatore normale, che all’estero, soprattutto, viene chiamato per il nome che ha, a differenza, chessò, di Venturato e molti altri tecnici anche migliori di lui ma che lasciano indifferente qualsiasi piazza.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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