https://luciogiordano.wordpress.com/2015/07/26/volley-berruto-non-si-discute-lo-si-ama/
di Vanni Zagnoli e Silvia Gilioli
Berruto si ama, non si discute. I 7 podi internazionali parlano per lui, assieme a quanto ha fatto per la pallavolo italiana. Neanche li vado a elencare tutti, nel lustro azzurro ha sbagliato una World league e il mondiale dell’anno scorso, con il 13° posto. Per il resto, è stato molto bravo. Il materiale è lontano da quello del secolo scorso, va considerato il suo lavoro a 360° gradi, gli va consentito di terminare il quadriennio olimpico per quanto ha dato, dal bronzo di Londra.
Non capisco l’accanimento nei suoi confronti. Ha lasciato a casa due titolari e mezzo dalla final six del Brasile, probabilmente con loro l’Italia sarebbe arrivata in fondo e magari avrebbe soffiato il titolo alla Francia, la controprova non esiste. Ha perso con l’Australia, va bene, ma ha retto bene con il Brasile nel girone di qualificazione.
Io stesso l’avevo criticato durante il mondiale polacco, a me pare si esageri. L’Italia ha disputato un girone dignitosissimo, battendo la Serbia al tiebreak, messa com’era, e impegnando la Polonia. Ha sfiorato il passaggio del turno. Ma cosa si vuole da questo ct antropologo? Stoitchev probabilmente è migliore, ma con la Bulgaria non aveva fatto bene. Giuliani è una buona alternativa, se ci mettiamo lì almanacco alla mano troviamo tanti buoni tecnici, ma il lustro con Berruto è da quasi 8. Sia ben chiaro a tutti, adesso.
I 7 podi parlano per lui? Ma che tristezza, che ridimensionamento. Siamo l’Italia sant’iddio!!! Conta solo la vittoria, conta solo la medaglia d’oro, non c’è gloria, non c’è onore nella sconfitta. Quando sei l’Italia, tutto ciò che è inferiore al primo posto, è un fallimento. E’ a causa di questa mentalità da perdenti, di questa cultura degli alibi, che la pallavolo italiana sta sprofondando.
Mentalità da perdenti? Noi siamo l’Italia? Perdonami, ma di cosa stiamo parlando? La colpa se l’Italia non ha più un settore giovanile decente è colpa di Berruto? Se abbiamo vissuto cavalcando felici e spensierati l’onda della Generazione di Fenomeni senza preoccuparci di continuare a incentivare i giovanissimi ad abbracciare il volley, se non siamo andati nelle scuole a “strappare” al calcio e al basket le forze nuove per il futuro, è forse colpa di Berruto?
Ci siamo preoccupati, da buone cicale italiane, di godere al massimo delle vittorie per oltre 20 anni..tanto i fenomeni venivano fuori uno dietro l’altro (sarà che noi italiani siamo proprio portati per la pallavolo…avranno pensato le alte sfere della Federazione), perchè mai si sarebbero dovute sprecare risorse ed energie per i vivai e la cosiddetta “base”??
Non me ne vogliate ma la mentalità per cui ” Se non si vince è colpa dell’allenatore” è tipicamente calcistica e mal di sposa con il movimento pallavolistico che da (ahimè) 32 anni ormai frequento quasi quotidianamente. Berruto non è perfetto, ha probabilmente commesso errori, ma sono anni che deve fare le nozze coi fichi secchi, nel senso che il movimento produce come vertice della piramide qualitativa quei giocatori li, con quelle caratteristiche tecniche (anche morali ed umane) e con quelli lui deve giocare. Qualche podio in più, qualche podio in meno….non è quello il punto. Il punto è rilanciare dalla base un movimento ormai asfittico, senza risorse e senza entusiasmo. Berruto ci ha provato, con il 3contro3 per i maschietti fino a 13 anni. Avevo dei dubbi su questa iniziativa, dubbi molto forti. Invece è stata una ottima idea. E’ un inizio, ancora tantissimo si può e si deve fare. Lui qualcosa l’ha fatto per questo magnifico sport. Vorrei vedere una Federazione che ricominci da li…..dai 12 enni . E senza fretta….tra 10 anni, vinceremo tutto ancora una volta. Scusate l’intromissione. Forza Italia
Berruto è il più antipatico degli allenatori in circolazione. Non lo si puo amare. Ma la sua squadra ha giocato bene per tanto tempo, dopo un periodo di buio. Ha puntato su parecchi giovani e ci ha indovinato. Noi Italia non possiamo giocare per una medaglia se non d’oro??? Pensa che in Russia, Brasile, Polonia la pensano/pensavano proprio cosi e per anni non han vinto un fico. La tradizione vera è nei paesi dell’est, compresa Bulgaria e Serbia. Noi ci inseriamo di forza grazie ad organizzazione e tecnica, ma siamo una nazione che se vince un bronzo o un argento in WL o alle olimpiadi deve saltare di gioia