I nostri videoracconti proverbiali, su ogni tema, fra presentazioni e consigli comunali, eventi e libreria, colore e costume, spettacoli e intervistone.
Qui incontriamo in centro un frate cappuccino, che si aggiorna sul monastero, a Reggio Emilia.
Al teatro municipale Romolo Valli, la domenica, alle 11, si presenta un libro, da due mesi. E’ un’idea splendida, che merita di essere considerata ovunque. “Finalmente domenica”, un po’ come la trasmissione della mattina di Skysport24, con Stefano Meloccaro, reatino.
La sala si riempie regolarmente, con cento spettatori. Questo fu il primo appuntame nto, con Giorgio Zanchini, ex radio Rai, radio anch’io. Liliana Cappuccino è l’organizzatrice, per i teatri.
La videodiretta anche da I teatri, la domenica, con Gino Roncaglia, scrittore, di Roma, e con Riccardo Fedriga, docente bolognese. Si parla dell’intelligenza artificiale. Cappuccino ci impedisce di inquadrare chi formula le domande con la scusa delle uscite laterali da tenere libere per questioni di sicurezza, è ridicolo. E, naturalmente, si batte per impedirci di raccontare i due personaggi.
In consiglio comunale, la pacifista sudafricana in Palestina Romi Damelin. “Mi hanno ucciso un figlio”. La situazione è intricata, da sempre, in Israele.
Il centrodestra vuole l’esercito, a Reggio Emilia. Il sindaco Luca Vecchi dice no, è un’ipotesi su cui riflettere ovunque, anche nelle nostre regioni, in Veneto e in Friuli Venezia Giulia.
Il sindaco: “Lì ho vinto le elezioni, incontro spesso i residenti della stazione”
L’avvocatessa Paola Soragni lascia i 5 stelle, perchè si alleano con il pd per votare come sindaco Marco Massari. A nostro avviso fa bene, è incredibile questa santa alleanza a sinistra che di nuovo coinvolge anche Azione, ovvero Carlo Calenda. Un trend probabile ovunque, per arrestare l’avanzata della destra, fra comuni, province e regioni, considerato il trionfo nazionale di un anno e mezzo fa, ormai
Alla libreria coop all’Arco si ricorda Piero Angela, con La meraviglia del tutto”, dialogo con Massimo Polidoro. “Si stava preparando alla morte – rivela l’autore -, mi volle far vagliare le sue carte, documenti, quanto aveva a casa sua, perchè nulla andasse perduto”.
Gli infermieri raccontati da una 75enne: “Meriteremmo di avvicinare la visibilità e i compensi dei medici”. Convegno con invito alla città, unico giornalista presente: “Doveva avvisarci che voleva riprenderlo”. Inaccettabile. Ordine e sindacato giornalisti dovrebbero muoversi, non esiste che sempre più gente faccia storie per impedire riprese a eventi con sala fra l’altro gremita.