Zizzagando. 12 titoli di sport

Con Filip Djuricic

(vzagn) 1) Giuseppe Signori riabilitato dal presidente federale Giuseppe Gravina, può tornare a lavorare nel calcio.

2) Mihajlovic resta al Bologna, vivrà la 4^ stagione di fila, meritava una squadra più forte, per quanto ha dimostrato in carriera, non sbaglia dalla Fiorentina e dalla Serbia, al Milan non meritava l’esonero.

3) Carlo Ancelotti al Real Madrid, è incredibile che l’abbia lasciato partire da vincitore della Champions league, l’Everton gli andava stretto, al Napoli meritava maggiore pazienza da De Laurentiis. L’ex moglie Luisa Gibellini è morta una settimana fa, di recente sono stato al castello di Felegara di Medesano dove abitava e non è uscita a salutarmi, ora capisco il perchè.

4) La crisi dell’under 21, dal 2005 solo una finale e due semifinali europee e una presenza alle olimpiadi nelle ultime 4. Il ct Nicolato a mia domanda: “Non dobbiamo vincere perchè siamo l’Italia”. No, però almeno avvicinarci.

5) Maurizio Sarri alla Lazio, a 62 anni può dimostrare di essere un vero, grande allenatore, anche se non vincerà lo scudetto.

6) Buona la scelta del Monza con Stroppa, allenatore che fa giocare bene, dalla serie C alla promozione con il Crotone, Brocchi è molto più limitato.

7) Domani i playoff della serie C, il ritorno dei quarti, il Padova è tranquillo, Catanzaro e Avellino sono favorite, l’Alessandria può battere la Feralpi e passare.

8) Thomas Tuchel è la faccia sempre vincente della Germania, finalista un anno fa con il Psg, al successo adesso, senza rigori, a differenza di Roberto Di Matteo, un decennio fa. I limiti di Guardiola, nelle sfide più delicate, in Europa, dopo Barcellona fallisce regolarmente, nel secondo tempo della finale ha prodotto quasi nulla.

9) Basket, due Eurolega delle ultime 4 sono della Turchia, l’Efes dopo il Fenerbahce: da 5 stagioni una delle due è sempre stata finalista, mentre sino al 2015 nessuna squadra ottomana era mai stata neanche in semifinale. Ergin Ataman aveva allenato Siena 20 anni fa, per due stagioni, autografando la prima final4 europea per la Mens e anche la prima semifinale scudetto, aveva soltanto 35 anni. Poi venne esonerato dalla Fortitudo Bologna, dopo 16 gare, metà vinte. E’ uno dei tanti tecnici che lo sport italiano aveva adocchiato ma ha bruciato troppo in fretta.

10) I grandi vecchi dello sport italiano senza Tokyo. Giovanni Pellielo non si è qualificato nel tiro, Clemente Russo nel pugilato non avrà la wildcard, dunque si ferma a 4 olimpiadi, Francesca Piccinini sperava nella 6^ partecipazione, se Bonitta non l’avesse esclusa alla vigilia di Rio e se Mazzanti l’avesse richiamata, anche da ultima riserva.

11) Rugby, domani la finale scudetto a Padova, fra Petrarca e Rovigo. Sono gli anni del nordest, con i due scudetti della Reyer Venezia, ora anche al femminile, con l’Udinese in serie A dal ’95, il Verona a caccia dell’Europa dopo un terzo di secolo, il Venezia risalito in A dopo 19 stagioni, Conegliano dominante nel volley femminile, la tradizione dell’hockey su pista, nell’atletica leggera e nel nuoto.

12) Ciclismo. Il secondo colombiano, il terzo sudamericano, nella storia del Giro, Egan Bernal. Un siciliano secondo, Damiano Caruso, inatteso, esploso a 33 anni, siciliano come Nibali. Il sud e gli sportivi.

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