(v.zagn) 1) Il ritorno di Antonio Conte. Ma gli è convenuto lasciare l’Inter, pur da trionfatore, per un club che non è il più importante di Inghilterra? Il dissidio alla Juve era stato con Agnelli, Marotta e Paratici l’avrebbero tenuto, Andrea Agnelli dovrebbe ammettere l’errore.
2) L’infinito Ibrahimovic, insegue i mondiali, avrebbe 41 anni, se la Svezia si qualificasse.
3) Napoli e Milan allo specchio, il gioco utilitaristico di Spalletti, i lampi di Pioli. Non hanno mai vinto scudetti, Stefano neppure un trofeo o una promozione in A.
4) L’Empoli ottavo, assieme a Juve e Verona. Aurelio Andreazzoli a 68 anni è l’allenatore più vecchio fra serie A e B: “Avevo già pensato di smettere, l’Empoli mi ha ricoinvolto”. E’ l’unico di serie A che non abbia vissuto di solo calcio, da allenatore: per 5 anni lavorava il ferro, in precedenza dava una mano nell’azienda di famiglia. Divenne professionista nel 2003, accompagnando Spalletti all’Udinese, aveva già 50 anni. Fuori casa ha vinto 4 partite su 5, è alla migliore stagione della carriera e per ora anche dei toscani.
5) Lo Spezia continua a prendere valanghe di gol, Thiago Motta per ora resiste, senza grandi meriti. Alla Sampdoria, il ds Daniele Faggiano difende naturalmente Roberto D’Aversa, scelto da lui. Ma a Parma da subentrato è andato molto male.
6) La mediocrità di Allegri, del gioco, quando non è supportato dai risultati. Non è più il calcio di Trapattoni, in cui vinceva solo lui, con la difesa, l’equilibrio che piace a Max non basta, gli assoli negli ultimi metri neanche. Non è superiore alla maggioranza degli allenatori di serie A, la bacheca non è sempre veritiera, dipende dalla rosa che hai.
7) L’errore del Genoa, affidarsi al grande nome, internazionale, Andriy Shevchenko è stato un grande attaccante, anche pallone d’oro, da ct è discreto, nei 5 anni con l’Ucraina.
8) Il Venezia contro la Roma, la trasferta in vaporetto dei tifosi giallorossi.
9) Nuoto, gli Europei in vasca corta, le prospettive di medaglie, i protagonisti azzurri, la stagione infinita, prima e dopo le olimpiadi, le gare, il circuito, i campionati italiani, la vasca corta e normale. Il record italiano di Michele Lamberti, figlio di Giorgio, primo italiano primatista mondiale, dell’89, a Bonn.
10) Il basket in sala borsa, a Bologna, con l’All star game: si gioca sul campo in piastrelle. Sarebbe bello anche nel volley, nella pallamano. Nel calcio, si potrebbe cambiare la misura, giocare sulla terra battuta, lasciare l’erba più lunga.
11) Football americano, domenica l’Italia ha vinto l’Europeo. La religione del football americano, nel mondo e in Italia, le squadre scudettate.
12) Ginnastica ritmica, l’oro e argento mondiale dell’Italia femminile. La religione della grazia, dello sport declinato al femminile. L’estetica nello sport: nuoto sincronizzato, equitazione. La versione maschile della ritmica arriverà mai?
13) Ognissanti, Modena, Terracielo: “Il posto più bello dove dirsi addio”.
La creatura dell’ex dg del Modena calcio Gibellini. Costruita 6 anni fa: “Per offrire una camera ardente bella a chi non può tenere i morti in casa”. E’ stato anche dirigente del Sassuolo, faceva l’opinionista tv, per anni, nel modenese, e ha fatto il funerale di mia mamma. Può raccontare l’imprenditoria funebre, impiega anche la figlia e la moglie.
14) Trovate su vannizagnoli.it i videoritratti e interviste. A Marcellino, da Civago a Vigheffio, da Reggio a Parma, per 7 anni allenatore giovanile di Giuliano Razzoli, chiamato dal padre Giuliano, ma anche incidente in Alberto Tomba. 75 anni, uno e 50, ex rappresentante di articoli sportivi. La 18enne campionessa del mondo junior di skiroll, più uno dei migliori esponenti.
15) Su vannizagnoli.it, trovate decine di video da Fusignano, dal museo, con la mostra dedicata ad Arrigo Sacchi, alla serata, con gli aneddoti. Era annunciato Conte, ma ha debuttato nel Tottenham, ovviamente il teatro era esaurito. Sacchi ha fatto il Sacchi, Lippi ha raccontato l’insistenza per far venire Totti in ritiro anche da infortunato, per motivare la squadra, e dopo alcuni volevano essere presenti anche da infortunati. Lo scudetto perso dall’Inter, Zaccheroni: “I tifosi della Lazio volevano che perdessimo, con l’Inter, per penalizzare la Roma. Lippi mi ringrazi”.