(v.zagn) 1) I diritti tv e lo sport. Il calcio femminile va su La7, per due anni. La moltitudine di tv che si spartiscono lo sport: Rai, Sky, Mediaset, Dazn, Amazon, Timvision, La7. La serie B va anche su Helbiz, il nuovo canale dei monopattini, in arrivo in molto regioni e vissuto da noi a Ferrara, alla presentazione dei calendari.
2) Il Chievo si rivolge al consiglio di stato, dopo la bocciatura al Tar. Sono state ascoltate Carpi e Sambenedettese.
3) Quanto incide il sorteggio nelle fortune olimpiche. Fabio Basile esce al primo turno, dopo 4’13” del golden score, più lungo del match, che dura 4’. Era campione in carica, il coreano è uno dei più forti e vince il bronzo. Basile paga anche le due categorie di peso in cui è complessivamente salito, da quando iniziò.
4) Il bronzo di Nino Pizzolato, trapanese, nella categoria 81 chili. Il presidente della federpesi Antonio Urso spiegò così la sua squalifica, del 2018: “Minacce, intimidazioni, atti di prevaricazione, anche di violenza fisica in alcuni casi. Video pornografici mostrati per vantare le proprie arti amatorie ai propri compagni, molti dei quali minorenni. L’atleta ha ammesso le proprie responsabilità, c’è stata una squalifica di 10 mesi che dal punto di vista procedurale equivale a un patteggiamento. Sul piano sportivo il procedimento è chiuso. Le informazioni ci sono giunte prima di Natale, la federazione ha immediatamente fatto ciò che doveva”. Aveva 21 anni, era bronzo mondiale, venne fermato sino al novembre 2018. “Adesso sono un’altra persona”, dice.
5) L’olimpiade su Rairadio1, dalle 3 i collegamenti sono ogni campo di gara, la classe di Daniele Masala commentatore tecnico unico, da molte edizioni olimpiche. Le medaglie in diretta, con un racconto appassionato.
6) Nuoto. Martina Carraro è stata la compagna di stanza Federica Pellegrini, in tante manifestazioni.
7) Atletica, nel getto del peso la 4^ medaglia in 5 olimpiadi per Valerie Adams, la corpulenta neozelandese di 37 anni, mamma.
8) Taekwondo. A febbraio si è aggiunta al team dei rifugiati la medagliata Kimia Alizadeh, iraniana, bronzo nel taekwondo (57 kg) a Rio. L’anno scorso è fuggita in Germania dopo aver rivendicato di essere “una delle milioni di donne oppresse in Iran”, a Tokyo ha sfiorato il podio.
9) Beach volley. Greta Cicolari era stata squalificata per 16 mesi, 5 anni fa, ebbe problemi con il ct Lissandro, da allora non è più stata convocata: “Con Marta Menegatti eravamo le più forti d’Europa, il ct voleva comandare”. L’avevano risarcita, poi una sentenza le ha levato il risarcimento. A Rio come stavolta su facebook si scaglia contro la federazione.
10) Volley, nel femminile, 4 allenatori degli 8 ai quarti erano italiani. Davide Mazzanti con l’Italia è uscito contro la Serbia, il trevigiano Sergio Busato con la Russia contro il Brasile, la Turchia di Giovanni Guidetti è stata battuta dalla Sud Corea di Stefano Lavarini. Le coreane sono poi state sconfitte in semifinale dal Brasile.
11) Sulla Rai, l’unico appunto che si può fare a Franco Bragagna, da sempre, è ignorare gli italiani, nelle gare in cui sono nelle retrovie, per esempio nella semifinale dei 100 di Filippo Tortu, 7° con 10”16, lo battezza 8° e non ne parla per minuti. “Per non sembrare provinciale”, mi rispose.
12) Tortu si è perso, negli ultimi due anni, sui 100, da 9”99. Resta il personaggio, inseguito dagli sponsor, tantopiù con l’oro in staffetta. Era il primatista italiano, in un anno è peggiorato tanto eppure si è rifatto.
13) Chissà come avrà vissuto la performance di Marcel Jacobs la vedova di Pietro Mennea, Manuela Oliveri. E’ il nuovo primatista europeo dei 100, andato più veloce di Carl Lewis, anche grazie allo 0,9 di vento a favore. L’ultimo europeo oro olimpico sui 100 fu Linford Christie, a Barcellona ’92, l’inglese. Escluso Bolt, è il vincitore olimpico con il miglior tempo, con questo 9”80. Jacobs potrebbe provare a reggere sino a Los Angeles 2028, avrà 34 anni. L’oro in staffetta rende felice anche la mamma di Desalu, fa la badante, è nigeriana, l’ha cresciuto da sola.
14) La differenza tra Luminosa Bogliolo che fa il record italiano, abbondante, di 12”75, sui 110 ostacoli, saltella di gioia anche se non va in finale, dice “cazzo” e poi si copre la bocca per scusarsi, inquadrata, e tutte le parolacce della storia di Fabio Fognini: la trance agonistica e il limite.
15) La differenza tra il 2,35 di Tamberi (l’asticella vibra ma non cade, un tentativo di Nino Pizzolato nei pesi): non resta fermo abbastanza e i giudici non gli danno buono il tentativo.
16) Quanto incide il ct Antonio La Torre sui successi azzurri dell’atletica, la differenza enorme rispetto a Elio Locatelli, nel frattempo scomparso, a Massimo Magnani, al padovano Francesco Uguagliati. Anche sulla finale olimpica dei 400 ostacoli per Alessandro Sibilio. Che non voleva gareggiare, al pari di Federico Burdisso nel nuoto, poi andato al bronzo. Ivano Brugnetti fu portato all’oro di Atene da Antonio La Torre, che ha cambiato la storia dell’atletica italiana. Il presidente federale Stefano Mei voleva sostituire il ct La Torre, dopo poche settimane dalla sua elezione, invece è il più incidente. L’incidenza del ct nei vari sport e nelle prestazioni degli azzurri.
17) La scelta di Barshim di rinunciare allo spareggio per avere l’oro da solo, Gianmarco Tamberi era il più felice.
18) Le pedane magiche, il 15,67 di Yulimar Rojas, dalle lunghissime gambe, vive in Spagna. “Il Venezuela ha le donne più belle del mondo”, ci diceva il pugliese Vincenzo Nacci, ex ct del volley maschile.
19) La grande estate dello sport italiano, i 10 ori olimpici, in particolare i 5 nell’atletica, e l’Europeo dell’Italia.
20) Tom Daley, oro nei nei tuffi e campione di uncinetto. Stupisce tutti, come quando fece outing.
21) La galleria dei grandi sportivi italiani nella storia. Dove collochiamo ora Tamberi e Jacobs, già oltre Mennea e a Stefano Baldini?
22) L’uscita in qualificazione nel peso di Leonardo Fabbri, 14°, con 20,80. E’ uno dei penalizzati dall’anno di ritardo, nel 2020 lanciò a 21,99, è stato penalizzato dal covid nella preparazione in Sudafrica. E’ quinto, invece, Zane Weir, 26 anni, sudafricano, è italiano da febbraio, grazie al nonno materno Mario, triestino. Sono tantissimi gli azzurri che hanno origine diversa dall’Italia, soprattutto nell’atletica.
23) La doppietta di Elaine Thompson, 21’53”, secondo tempo di sempre, sui 200, dietro solo a Florence Griffith Joyner, 21’34”. La Giamaica, dunque, è regina dello sprint al femminile. Le ombre di doping della primatista mondiale della specialità, la morte nel 1998, oggi avrebbe 61 anni.
24) L’uscita in qualificazione nel salto in alto della vicentina Elena Vallortigara, a 1,93, e della pordenonese Alessia Trost a 1,90, erano state a livelli molto più alti, in carriera, entrambe penalizzate da infortuni.
25) Il kata di Viviana Bottaro, bronzo. Questa disciplina particolare, in cui si effettua un combattimento immaginario, senza un avversario reale. Come sarebbero tutti gli sport se i confronti fossero con avversari immaginari. I duelli della scherma, come immagineremmo tutti gli sport, anche soltanto gareggiare in corsia da soli, nel nuoto o nell’atletica.
26) Canoa, l’argento di Manfredi Rizza nella velocità: il parallelo con Jacobs, l’Italia capace di sprintare.
27) Nuoto di fondo, il bronzo di Gregorio Paltrinieri. Chissà cosa ne pensa l’ex allenatore Stefano Morini, che pure l’aveva portato ai massimi livelli. Greg l’ha lasciato anche perchè non era convinto che disputasse pure la 10 km.
28) Maurizio Damilano e l’oro olimpico di Massimo Stano, nella marcia il piemontese vinse a Mosca ’80.
29) L’arrampicata sportiva e gli altri sport singolari alle olimpiadi. Ma perchè l’hochey su pista non c’è? E poi anche il cricket, persino il bowling, il football americano, il biliardo, il polo, lo sci nautico, mentre ci sono il karate e lo skateboard?
30) Pentathlon moderno, il 4° posto di Alice Sotero, astigiana, dopo il 7° di Rio. Nessuna italiana, mi pare, sia mai stata sul podio del pentathlon.
Proprio tutto sulle olimpiadi
grazie, un saluto