Adesso lo capite perchè preferisco essere emiliano, che reggiano? Io che invitavo i tifosi del Parma a vedere la mia macchina. Io che vorrei un club di tifosi fuori città e provincia. Io che invitavo a verificare gli 8 trofei del Parma, frutto degli artifici contabili di Parmalat, iniziati nel ’90. Mi inchino di fronte al Parma di oggi e di ieri. E’ stato un privilegio seguirlo al Tardini dal 94 al 2005. E’ un privilegio seguire il Sassuolo dal 2006, con mia moglie. Noi, io siamo professionisti e sportivi. Ho applaudito Ganz, quella volta, dalla curva sud del Mirabello. Ho applaudito Baraye, ieri sera, al punto che ho dato in formazione Melandri, confuso da freddo, agguato al pullman ed emozioni

di Vanni Zagnoli, certamente contro il parere di Silvia Gilioli, che certamente ha paura di essere intimidita.

 

Indegni. Indegni. Indegni con i chiodi al Mirabello contro la Mapei, indegni per l’agguato al Parma. Indegni, indegni, indegni.

E detto a titolo personale, mia moglie non c’entra. Indegni. Indegni. Indegni. Indegni.

La mia città, la mia provincia. La terra di Acnelotti e di Razzoli, di Baldini e di tanti grandi. la terra del Carlino e della Gazzetta, la terra di grande editoria, di Telereggio e Teletricolore. Indegni, idnsegni.

Tanto bella è stata la coreografia, tanto vile l’agguato

Ringrazio Dio per avere seguito il Parma in A, dal 94 al 2015 e ancora ogni tanto vado.

Indegni, indegni. Indegni contro il Sassuolo, contro la Mapei, contro tutti.

Indegni, indegni.

Mi vanto di tifare per il Parma e il Sassulo, per la Reggiana e il Modena, mi vanto di tenere, unico forse al mondo, tantissime squadre e società.

Di amici. Mi vanto di mandare whatsapp lunghi ai colleghi come ai personaggi. Mi vanto di avere conosciuto, finalmente, Roberto D’Aversa, un grande allenatore Io preferisco gli Scala, ma questo è un mio parere.

Vanto di avere intervistato MInotti e Apolloni da calciatori, da dirigenti, da tecnici.

Indegni, indegni.

Ho detto molte volte, in tv, a Parma, che dovremmo discutere degli 8 trofei dell’èra Parmalat, ma restate indegni.

Indegni.

Indegni.

Sono stato a Collecchio centinaia di volte, anche con mia moglie. Lei è andata centinaia di volte a Sassuolo, con o senza di me.

Andiamo sempre al Sassuolo in A, siamo stati tutta l’ultima stagione del Parma in A di fianco, tutta la stagione. Per Il Messaggero, Il Giornale, Il Gazzettino. Ho seguito il Parma per Avvenire, per Libero, persino per Il Corriere della Sera, per alcuni mesi. Per Il Tempo, tantissimo, per il Giornale di Sicilia, La Gazzetta del Sud con qualche pezzo. Per la Nuova Sardegna.

Ogni tanto chiamo Stefano Tanzi per salutarlo, vanto di inviare ai 200 amici del Parma e di Parma, di grandi ex, compreso il mito Grun.

Vanto un colloquio quotidiano per mail con Gazzetta di Parma, sono stato ospite 50 volte a Teleducato Parma, decina a TvParma, anche a radio Parma.

E dico, grazie Parma, oggi, proprio. E anche grazie Sassuolo e Mapei, a prescindere.

Indegni. Un agguato agli amici del Parma, ai fratelli, del Parma, da reggiano, che abita a Coviolo, che aveva la famiglia a Pieve Modolena. Anzi, fra Cella e Roncocesi, sulla via Emilia verso Parma.

Indegni.

Indegni.

Ho applaudito, al gelo di ieri sera, gli affondi di Baraye, di Nunzella. Perchè il calcio è spettacolo, è coreografia, è classe.

E’ Futre e Mazzarri, è Cassano e Cassani.

Indegni.

Indegni.

Indegni.

Ha vinto il Parma anche nel tifo. Lo scrivo qui. Su Tuttosport non l’ho voluto scrivere.

Indegni. Con questo metro, arriveranno pietre contro la mia macchina, una Bmw.

Indegni, indegni.

Ho sempre teorizzato la superiorità di Parma, la cultura di Parma, il rispetto di Parma.

Indegni. Indegni. Indegni, indegni.

Ringrazio il Parma e Parma, ringrazio la Reggiana e Colucci. Ringrazio anche i 200 che ho nella mailing list della Reggiana.

Chiodi contro il Sassuolo femminile e l’agguato agli amici crociati. Al vicepresidente Ferrari, all’ad Carra, non so chi fosse davanti. Forse a mister D’Aversa. Indegni.

Oggi, lo dico. W il Parma e Parma. Anche la Reggiana, ma gli ultras no. I rubinetti 19 anni fa, i chiodi il mese scorso, l’agguato due sere fa.

No. Sì, andavo in curva sino ai 19 anni, perchè la mia famiglia era indebitata, quand’ero ragazzino.

Ero in curva il giorno della doppietta di Ganz, ma applaudivo Ganz.

Perchè il calcio è uno spettacolo e quindi ho intervistato volentieri Baraye e Giorgino, oltre a D’Aversa che vorrei intervistare seriamente per testata nazionale.

Come Piazza e Colucci, come Franzone e Compagni. Indegni. Vi dico indegni. E non è stata l’iniziativa di un singolo, temo una regia, una regia allargata. Un agguato.

Io che ho l’abitudine di andare a mostrare, di notte, i pullman avversari, delle squadre ospiti del Sassuolo, in A, e del basket, in A.

Indegni. Indegni.

Ricordate che Piazza voleva il Parma, in prima battuta, che Franzone è piacentino e ha giocato nel Fidenza. E’ lo sport, è il business, è passione. Ricordate che Compagni e Medici erano sponsor del Sassuolo, amici di Mapei.

Ricordate tutte le mie domande a Piazza, per Gazzetta di Parma, alla presentazione e anche la scorsa settimana.

Ricordate che lo spirito del baseball, degli sport olimpici, di tutto.

Ricordate che ci sono imprenditori di Reggio con interessi a Parma.

Ricordate che si può simpatizzare – o seguire professionalmente – anche tutte le squadre delle città e delle province vicine.

Correggese e Carpi, Bologna e Spal.

Indegni.

Indegni. Come gente violenta, straniera o italiana o meridionale non importa, che incrocio la notte in certi bar o forni.

Indegni. Indegni. Ha ragione mia moglie: “Meglio che eviti”.

Bella, invece, la stretta di mano fra Sandro Piovani, volto di Tvparma, terzo uomo allo sport de La Gazzetta di Parma, e tifoso del Parma, con Franco Tosi, da 40 anni volto più amato dai tifosi della Reggiana.

Io che ho l’esclusiva italiana con Futre, vi dico. No. La città del primo tricolore è sportiva e civile, senza esagerare come faccio io, non per questioni di bottega, perchè scrivo raramente su Gazzetta di Parma e scrivo raramente del Parma, mentre ogni volta che la Reggiana gioca in casa, dal 93, la seguo per Tuttosport.

Siamo in Europa, lo siamo stati grazie al Sassuolo. Lo siamo stati grazie al Parma. Il Parma è Emilia, è una terra che mi illudevo essere speciale. E invece… Ha ragione D’Aversa: “In 25 anni di calcio, neanche al sud ho visto nei derby una cosa così”.

Su Tuttosport non ho sostituito il nome di Melandri, fra gli 11, con quello di Saporetti. Che figurava tra gli ammoniti, almeno. Una svista colossale. Il freddo, la confusione, neanche l’avere controllato Raisport mi ha consentito di vedere bene tutto il Parma e di modificare in tempo reale il suo assetto. E’ caduta l’attenzione su quell’ultimo nome, andava messo subito Saporetti e ben posizionato.

Ma il freddo e la paura di sbagliare mi ha fregato. Come la Reggiana.

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