Biagio Bianculli. Serie D, coppa Italia. Tanta fatica per il Parma nel passare il turno in rimonta. Due magie di Lauria e il rigore di Baraye per aver ragione del Ribelle.

baraye
Il rigore di Baraye che ha permesso al Parma di completare la rimonta e passare al turno successivo.

di Biagio Bianculli

E’ stato più difficile del previsto passare il turno con le seconde linee. Solo 3-2 il finale in favore del Parma che ha dovuto ribaltare la gara nell’ultimo quarto d’ora di gioco.

Il Ribelle è una squadra tosta e coriacea, che negli unici due tiri in porta della gara ha saputo capitalizzare le occasioni create, e il quinto posto in campionato non è frutto del caso. Apolloni ha deciso di mandare in campo ben sei under in campo con tre ’96 (Messina, Simonetti e Saporetti), due ’97 (Cotticelli e Sowe) e un ’98 (Adorni) per provare più soluzioni e dar spazio magari a chi non ne ha in campionato.

Chi non lo ha sfruttato come si deve è sicuramente il neoacquisto Matteo Guazzo, spesso pescato in fuorigioco dall’assistente ed ancora in ritardo di condizione. Chi invece ha alzato l’asticella di mezzo punto è stato proprio il più giovane dei crociati Adorni che inseritosi dalla sinistra verso il centro ed approdando in area di rigore, ha trovato il penalty che il subentrato Baraye ha trasformato per il 3-2 decisivo. Fenomenale Lauria, il valore aggiunto del Parma, che oltre ai due gol di rara bellezza (quello che ha sbloccato il risultato e del 2-2 verso la mezzora della ripresa), è quello che sposta facilmente gli equilibri preferendo muoversi senza palla sulla destra per poi rientrare con il mancino fatato.

Ha destato un’ottima impressione l’esterno offensivo gambiano Moussa Balla Sowe, che sia quando ha giocato sulla corsia preferenziale di sinistra che quando è stato scambiato con Vignali a destra per non dare punto di riferimento agli esterni avversari, ha mostrato buona personalità e velocità palla al piede.

In mezzo ai tre gol parmigiani i due del Ribelle che hanno fatto soffrire: prima il pari di Lari lasciato colpevolmente libero di colpire con un siluro che ha freddato il giovane Cotticelli e poi il momentaneo sorpasso di Lombardi che di testa su palla inattiva ha fatto tremare i circa 600 spettatori del Tardini.

Si sapeva che Apolloni avrebbe optato per il turnover, ma c’è qualcosa da registrare in difesa. Finora il Parma non aveva mai preso due gol in una partita ufficiale, però va bene così in attesa di conoscere il prossimo avversario nel turno successivo.

 

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