(D)enunciando. La Reggiana ha pagato lo stipendio di febbraio, probabilmente non i contributi. “Non è punizione alla squadra, è sofferenza economica sorprendente”. La spaccatura fra Piazza e i soci reggiani che per pagare vogliono contare

di Vanni Zagnoli

Con Alessio Da Ronch, gentiluomo de La Gazzetta dello sport, de la redazione di Genova. In copertina, un magazziniere della Sampdoria

Dunque la Reggiana ha pagato febbraio, gennaio l’aveva già emoluito, come leggo da Ezio Fanticini, che non ha mai risparmiato nulla e che ieri sera è stato avvicinato di proposito, coccolato da Leonardo Menichini, gratificato di un bel 5,5, a fronte del mio 6,5.

Ecco, prima abbiamo parlato con una fonte interna alla società che ci ha spiegato la sorpresa sulla difficoltà economica. Ieri sera ascoltavamo di industriali che sanno qualcosa, di situazioni particolari, che neanche abbiamo capito.

La realtà è che Mike Piazza è già in difficoltà economica e questo è curioso, per un grande personaggio che non ha poi quella disponibilità infinita. I soci reggiani sono un po’ latitanti, se il presidente prenderà un altro 30% delle quote.

Conosciamo le dinamiche, la minoranza vuole decidere, ma oggi decide tutto l’ad Franzone, al debutto da dirigente e non particolarmente illuminato, solo certamente non felice di confrontarsi con i giornalisti.

Fra l’altro leggo su wikipedia un qualcosa meritevole di approfondimento, sul suo conto.

Ebbene, cotanta Reggiana fatica più delle precedenti, a onorare le scadenze, e questo è inaccettabile.

La stampa reggiana ha sempre picchiato duro, ovunque, qualunquemente, storie di cui parlavo ieri sera proprio con “Fanticini, Reggio, ciao”.

Io su Tuttosport non ho messo una riga, degli stipendi, così pure dei provvedimenti per una serata in discoteca. Meglio fare come Fanticini, come ha sempre fatto, bastonare con stile, senza mai personalizzazioni, come fa nei voti.

O si pensi alla cattiveria di certe pagelle la sera del derby. Sì, sono troppo buono.

 

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