Enordest.it. Dieci anni dopo: Borgonovo merita almeno la verità

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Vanni Zagnoli

Il nostro zizzagare settimanale stavolta è quasi tutto sul calcio, fra cambi di ruoli e di casacca.

1)Under 21. L’Italia esce al primo turno con l’1-0 subito dalla Norvegia. Il ct Paolo Nicolato, vicentino di Lonigo, 56 anni, non viene confermato eppure non ha fatto male, con il quarto di finale perso due anni fa in Slovenia ai supplementari, con il Portogallo. Senza gli errori dell’arbitro olandese nella prima partita con la Francia, avrebbe passato il turno tranquillamento. La fase difensiva non ha così convinto, ma il predecessore Gigi Di Biagio ebbe una terza chance senza far meglio. L’errore di Nicolato (e della Figc) è stato non portare Giacomo Raspadori, l’unico big mancante, che fra l’altro non ha giocato tantissimo nel Napoli, dunque non era stanco, a differenza di Tonali. Comunque neanche avviciniamo la qualificazione alle Olimpiadi, l’ultima partecipazione fu Pechino 2008, per la quarta volta di fila non ci saremo. Il successore non sarà Fabio Cannavaro: va in Turchia nella squadra allenata da Andrea Pirlo, il Karagümrük, da cui l’ex regista azzurro passa alla Sampdoria. A Cannavaro Benevento è andato male e per qualche settimana fece da traghettatore alla Cina, dopo Marcello Lippi.

Sorprende ancora di più l’uscita al primo turno della Germania, campione in carica e finalista di 3 delle ultime 6 edizioni.

2)La sorpresa della vedova di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, eletta al vertice del calcio femminile. E’ la Figc dei giornalisti, con Matteo Marani al vertice di Lega Pro, comunque una parabola sorprendente, in questi due anni e mezzo di commemorazioni di Pablito è entrata in contatto con tanti personaggi che l’hanno scelta. Ludovica Mantovani è un’altra parente d’arte, figlia di Paolo, che fu il presidente della Sampdoria più amato, aveva lavorato bene, eppure non arriva al quorum di 4 società che la sponsorizzino.

3)Sono passati 10 anni dalla morte di Stefano Borgonovo per Sla. E’ stato il calciatore più noto a essere sopraffatto dalla sclerosi laterale amiotrofica, era centravanti anche del Milan, vincitore della coppa dei Campioni, nel ’90. La sua fotografia in carrozzina attorniato da ex compagni e calciatori incontrati sui campi, tutti insieme per una delle tante partite di solidarietà e non solo: per sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia devastante e che ha colpito non pochi calciatori. Qualcosa non è stato chiarito sul legame tra mondo del pallone e Sla, le inchieste finora si sono fermate. Borgonovo dieci anni merita almeno la verità.

4)Le contraddizioni nel calcio. Andrea Balzaretti meno vince e più ha occasioni. Quattro anni da dirigente alla Roma, dal 2015, a occuparsi di giovani ceduti in prestito, poi opinionista in tv, su Dazn, in cui è convincente.  A Vicenza come ds non è andato bene, nel novembre 2021 arriva, la squadra retrocede eppure resta. Quest’anno ha vinto la coppa Italia di serie C contro la Juve, ma nella stagione regolare non ha convinto. Adesso il doppio salto, all’Udinese. Si continuano a fare scelte in base al personaggio, alla popolarità, ai rapporti. Il mercato riguarda anche i responsabili di settori giovanili, l’Atalanta prende Roberto Samaden, era all’Inter da 33 anni, ha firmato grandi plusvalenze, nelle ultime stagioni e in tutto ha conquistato 16 titoli giovanili, appunto.

5)Stefano Bandecchi ha venduto la Ternana, al gruppo farmaceutico Pharmaguida, di Nicola Guida. Esce dunque dal calcio, dopo le accuse ai tifosi: è diventato sindaco di Terni, mantiene il gruppo Unicusano. Era il personaggio più polemico del calcio italiano di vertice, querelato di recente dal presidente federale Gravina.

6) La Uefa fissa le qualificazioni al mondiale del 2026, con 16 squadre europee sulle 48 che parteciperanno: sono 12 gironi, passano le prime, le altre 4 usciranno dagli spareggi a 16 squadre: 12 sono le seconde, 4 saranno le migliori delle Nations league del 2024-25 che non siano già fra le qualificate. Per l’Italia sarà un po’ più facile esserci, con 3 posti in più per l’Europa dopo l’ultimo mondiale.

7) La sorpresa. Francesco Magnanelli lascia il Sassuolo dopo 18 stagioni, aveva abbandonato il calcio un anno fa, era entrato nello staff di Alessio Dionisi, ora farà parte di quello di Massimiliano Allegri. Magnanelli ebbe Allegri come tecnico nel 2007-08, quando i neroverdi vennero promossi in serie B. Si pensava che restasse a vita, nel Modenese. La cessione più pesante, fra i dirigenti, riguarda Cristiano Giuntoli, che lascia il Napoli con un anno di anticipo. Era con il presidente De Laurentiis dal 2015, ha preso spendendo il meno possibile e poi rivenduto guadagnando il massimo Allan, Reina e Milik, ha confermato Zielinski, Mario Rui e Meret, sino agli innesti che hanno portato allo scudetto dopo 33 anni, con Kvaratskhelia e Kim Min-Jae, Raspadori e Anguissa, Simeone e Ndombele. E in precedenza Osimhen.

8) L’arresto per 24 ore di Cristophe Galtier e suo figlio John Valovic-Galtier per discriminazione razziale e religiosa del tecnico la scorsa stagione al Psg. Nel 2021-22 era al Nizza. Secondo l’ex direttore sportivo del club Julien Fournier, Galtier gli disse che doveva tenere conto della realtà della città e che in effetti non potevamo avere tanti neri e musulmani in squadra”. Desiderava cambiare in profondità la squadra, specificando anche di voler limitare il più possibile il numero dei giocatori musulmani”. Era stato in pole position per la panchina del Napoli. “Il Nizza è una squadra di negri”, sarebbe la frase per la quale andrà a processo il 15 dicembre.

La versione integrale dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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