Enordest.it. Pozzecco: il vero canestro è arrivare a Parigi

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https://www.enordest.it/2023/09/10/pozzecco-il-vero-canestro-e-arrivare-a-parigi/

Vanni Zagnoli

Da un quarto di secolo l’Italia non arrivava ai quarti dei campionati del mondo, allora come martedì è uscita per mano degli Stati Uniti. Galanda e compagni nel ’98 diedero dimostrazione di vitalità, contro un team che era più vicino al Dream di Barcellona ’92, l’olimpiade che appunto segnò il debutto dei professionisti americani nei cinque cerchi.

Il bilancio del mondiale è buono, non super. L’Italia si arena ancora ai quarti di finale, come alle olimpiadi di Tokyo, con Meo Sacchetti in panchina, come agli Europei di un anno fa e adesso ai mondiali, perdendo però 100-63. Dall’argento olimpico del 2004, con Pozzecco playmaker e Carlo Recalcati ct, il nostro basket non raggiunge le semifinali nelle tre grandi manifestazioni.

Il cammino azzurro è stato altalenante. Vittoria faticata contro l’Angola, sconfitta contro la Rep. Domenicana, successo con un briciolo di sofferenza sulle Filippine padrone di casa. Poi l’impresa con la Serbia, per la terza volta di fila, come al preolimpico e come agli Europei scorsi, e quindi affermazione netta sul Porto Rico. Se l’Italia avesse mantenuto il pronostico nel primo girone, nelle prime 3 gare, avrebbe anche potuto permettersi di perdere con la Serbia, certo resta l’emozione dei 30 punti di Fontecchio.

E’ girato male l’accoppiamento, la Lituania ha battuto gli Usa, che di fatto si sono scelti l’Italia come avversaria nei quarti, lasciando i lituani alla Serbia, che li ha spazzati via. Contro i baltici, Melli e compagni potevano giocarsela punto a punto.

L’Italia è finita nel tabellone per il piazzamento dal 5° all’8° posto, come avviene anche nella pallanuoto, ma non si qualifica direttamente per l’olimpiade di Parigi, servirà aggiudicarsi uno dei 4 concentramenti a fine stagione, per evitare la 7^ assenza nelle ultime 10 edizioni.

E’ stato il mondiale di Alessandro Pajola, il playmaker della Virtus Bologna eccellente nella regia, negli assist, in qualche acrobazia e discreto anche in difesa. Marco Spissu della Reyer Venezia ci aveva abituati troppo bene. 

Questo è il nostro rendezvouz con lui durante il covid, a Bologna, quando giocava a Sassari.

E’ stato il mondiale di Stefano Tonut, stranamente non utilizzato da Ettore Messina nelle finali playoff contro Bologna, meritava più spazio Matteo Spagnolo, eccellente, a Trento, e anche Gabriele Procida poteva avere maggiore considerazione.

Simone Fontecchio è naturalmente il migliore, è stato protagonista di uno sprazzo anche con gli Usa.

Bene Datome, che ora chiuderà la carriera, avrebbe potuto giocare altre 3 stagioni, anche solo a 15’ nelle grandi partite, con Milano. Giampaolo Ricci si è confermato ad alti livelli.

Qui era 4 anni fa, con noi, e ancora non si immaginava potesse essere in quintetto al mondiale

E’ invece mancato completamente Achille Polonara, alla peggiore grande manifestazione della carriera, in nazionale, senza mai trovare il canestro dal campo. 

Il nostro incontro con i genitori, nel 2019.

Luca Severini ha realizzato quella bomba chiave, con la Serbia, è un buon gregario. 

Melli spicca, dietro Fontecchio, Diouf diventerà un lungo di qualità, in prospettiva.

Qui era il 2020, si affacciava a Reggio Emilia

Peccato che Pozzecco abbia deciso di rinunciare di nuovo ad Amedeo Della Valle, a occhio lo farà anche all’olimpiade, fra un anno.

La Francia è uscita in due partite, la Spagna campione in carica ha confermato il calo eventualmente all’olimpiade, con l’uscita ai quarti. Certo in mezzo è ritornata sul tetto d’Europa.

Pozzecco resterà di sicuro almeno sino all’olimpiade e il presidente federale Petrucci lo difenderà anche se non dovesse qualificarsi. Resta il fatto che Meo Sacchetti meritasse di completare il quadriennio olimpico, per la qualificazione a Tokyo 2020. Pesic, il ct serbo, ha 74 anni, 4 in più del nostro ex coach.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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