Enordest.it. Mazzanti adesso nella rete

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Vanni Zagnoli

L’Italia femminile ha mancato il podio agli Europei, a Bruxelles ha perso 3-0 dall’Olanda, nazionale decisamente inferiore.

Le azzurre erano campionesse in carica, è stata la settimana delle polemiche, un caso del genere non c’è mai stato nella storia del volley dell’Italia, diciamo di questa portata.

Sempre, naturalmente, Paola Egonu. Non è convocata per il preolimpico in Polonia, per la rottura con il ct Mazzanti. Che già aveva rotto con Monica De Gennaro e con Caterina Bosetti, senza dimenticare le esclusioni più tecniche di Cristina Chirichella e di Ofelia Malinov.

Paola è la giocatrice in questo momento più nota al mondo, nella pallavolo, e ogni situazione alimenta il suo personaggio.

Due venerdì fa era subentrata molto bene ad Antropova, merito suo se l’Italia si era portata sul 18-14 nel quarto set, arrivando vicina a chiudere la semifinale con la Turchia. Certo, poi ha sbagliato due palle importanti, altrettanto nel tiebreak, quando però ero ormai il verdetto era segnato. Domenica, almeno domenica, nella finale per il 3° posto si aspettava di essere titolare, invece no, Mazzanti ancora le ha preferito la quasi debuttante Antropova. Non ha gradito e l’ha detto al ct, con parole molto dure per il trattamento ricevuto. Questo prima dell’ultimo match.

Avevano lo stesso procuratore, Marco Raguzzoni, modenese, Mazzanti però l’ha lasciato da pochi giorni, proprio perchè diventava quasi incompatibile condividere la stessa figura che segue Paola da sempre.

In aeroporto, in Belgio, il distacco per ora definitivo, Egonu non è stata convocata per il preolimpico e, se Mazzanti resterà ct, lei salterà Parigi. Un non senso, tant’è che la federazione quasi certamente lo esonererà anche se dovesse qualificarsi.

Egonu paga anche il proposito di rinunciare alla nazionale un anno fa, di sicuro rispetto al gruppo ha atteggiamenti da diva, che da un anno sono emersi. Fra i maschi, Giannelli è al top, fra Mondiali ed Europei, eppure è un vero leader, anche in allenamento.

A favore di Egonu intervengono Francesca Piccinini, commentatrice Sky e sua grande amica, e Maurizia Cacciatori, che una ventina d’anni fa venne esclusa dalla nazionale nonostante il talento. “Non si è mai visto un ct che convochi tre opposte”, dice l’ex palleggiatrice. Cioè Antropova, Egonu e Nwakalor, quando ne può giocare una per volta. 

“Mi devo complimentare con Paola perchè ha avuto una bella pazienza – aggiunge Piccinini -, che si è fatta trovare sempre pronta e ha dato il suo aiuto alla squadra”.

Piccinini per la verità sperava di andare Tokyo 2020, in realtà 21, quindi di sicuro non è pro ct.

Daniele Santarelli ha vinto l’Europeo con la Turchia, 3-2 alla Serbia di Giovanni Guidetti, e conferma: “Tenere in panchina Egonu è pura follia. Però non vorrei mancare di rispetto al mio maestro, Mazzanti”.

Il quale non l’ha presa bene: “Daniele non è nel nostro spogliatoio”.

Il punto è che il gruppo dev’essere tenuto in mano proprio dall’allenatore. 

Mazzanti è con l’Italia dal 2017, si è aggiudicato l’argento nel World grand prix, che non si disputa più, l’argento nel 2018 e il bronzo nel 2022 ai mondiali; agli Europei, il bronzo nel ’19 e l’oro nel 21, più la medaglia d’oro nel ’22 alla Nations league.

Ha però fallito l’olimpiade di Tokyo, con la netta uscita ai quarti contro la Serbia, e di fatto anche l’ultimo mondiale, in cui l’Italia era la più forte e anche stavolta in teoria era superiore, alla Turchia. La Serbia, in finale, non ha fatto meglio delle azzurre.

Per noi avrebbe dovuto tenere Egonu titolare e mettere Antropova in banda, facendo scivolare Pietrini in panchina. De Gennaro resta superiore a Fersino, che andava benissimo come secondo libero. Chirichella poteva partire dalla panchina, Bosio al posto di Malinov poteva anche andare bene, come seconda palleggiatrice.

Al torneo preolimpico di Lodz, Polonia e Stati Uniti sono le rivali più temibili, passano le prime due, l’Italia faticherà a batterle entrambe e non ce la facesse si giocherebbe l’ammissione a Parigi in base al ranking, compresa la Nations league in programma fra un anno.

Questo è l’elenco delle 25 preconvocate per il preolimpico, prima delle vere convocazioni di lunedì. Palleggiatrici Orro – Bosio – Giulia Gennari – Battistoni.

Opposte: Egonu – Antropova – Sylvia Nwakalor – Diop

Schiacciatrici: Pietrini – Sylla – Degradi – Omoruyi – Villani, D’Odorico – Gardini – Carletti.

Centrali: Danesi – Lubian – Squarcini – Linda Nwakalor – Graziani – Cecconello.

Liberi: Fersino – Parrocchiale – Panetoni.

Caterina Bosetti aveva dato la propria disponibilità a tornare, lunedì, Mazzanti non ha cambiato idea, peccato perchè al mondiale era stata la migliore al servizio.

Al maschile, l’Italia ha giocato l’ottavo di finale con la Macedonia del Nord, a Bari, 3-0 scontato.

Noi siamo stati ad Ancona, in settimana, e ripartiamo con una storia, di un italiano. 

Il ct della Svizzera è lombardo, da Brugherio. Mario Motta: “Da 42 anni sono insegnante di educazione fisica. Mi manca un anno alla pensione poi coltiverò pomodori. Ero stato vice di Anastasi e di Montali, in nazionale, mai però ho vissuto di pallavolo”.

Nelle Marche è andato in panchina per l’ultima volta. 

Qui una carrellata con gli azzurri, con anche nostre domande.

Yuri Romanò

Fabio Balaso è uno dei due veneti, assieme a Mattia Bottolo

Giovanni Sanguinetti, del Modena

I tifosi arrivati dalla vicina Civitanova

Riccardo Sbertoli

Gianluca Galassi

Tommaso Rinaldi

Alessandro Bovolenta

E con il ct Fefè De Giorgi, con cui scherziamo regolarmente, per le domande particolari

Il tecnico del Belgio è Emanuele Zanini, che negli ottavi ha trovato la Polonia. Ci parla anche di Egonu

I quarti di finale saranno martedì, sempre a Bari. Si chiuderà a Roma, le semifinali giovedì e le finali sabato.

La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”

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