La notte mangio e leggo, scrivo e penso, chiacchiero e incontro.
C’è una presenza consueta, in uno dei bar che a Reggio aprono prima, la mattina, già alle 3 e mezza. Lì rivedo un ex professionista in pensione, a lungo ha lavorato a contatto con il pubblico, ora collabora, si passa il tempo.
Ha 68 anni, è di Reggio, è alto, ha il cranio lucido e gli occhi azzurri. Sembra un maresciallo della Ddr. Ebbene, da un anno e mezzo era fidanzato con una ghanese di 27 anni. Lei presto andrà a studiare in Turchia, lavorava come barista ma il locale non la assume.
Il mio amico è affranto, la andrà a trovare in Oriente.
“Il visto – racconta – è scaduto 3 mesi fa, era in italia da 5 anni, all’epoca arrivò in barcone dal Ghana. Attraccò a Lampedusa e di lì salì presto a Parma. Fece la badante, di una signora che aveva pure il marito, a darle una mano”.
Il mio amico pensionato non ha conosciuto la famiglia di questa bella ragazza africana. “Non parlo inglese, mi ha solo passato una volta il fratello minore, studente di 25 anni”.
L’uomo ha figli, aveva una moglie, per questo preferisce non apparire.
Spera che qualcuno la assuma a Reggio, perchè così lui ritroverebbe il suo amore.
Inizialmente mi dice che non ha problemi a raccontarla, poi mi chiede a chi interessa questa storia, poi preferisce non essere citato, tantopiù che ha un nome singolare. Poi di non nominare il locale dove la ragazza era socia.
Mia moglie gli suggerisce giustamente di sposare questa ragazza, se davvero la ama. Sono certo che la ami, non so se sia già divorziato o separato o magari lei preferisca di no. Avevo sentito che parlava di matrimonio al tavolo di un bar con un altro amico della notte.
A prescindere, chi volesse offrire un lavoro a questa ghanese fidanzata con questo 68enne reggiano si faccia vivo qui.
