Gazzetta del Sud. La serie A del Crotone, Floccari, da Nicotera: “E’ un po’ come il Leicester campione d’Inghilterra. E’ l’orgoglio della Calabria, come quando c’era il Catanzaro. Poi arrivò la Reggina”

Sergio Floccari con la maglia rossoblù
Sergio Floccari con la maglia rossoblù

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Vanni Zagnoli

La 19^ stagione di Sergio Floccari nel calcio professionistico è stata da 6+, forse anche 6,5, con 6 reti in 25 gare, fra Sassuolo (in copertina contro il Milan) e Bologna. Sino a dicembre aveva contribuito a mantenere i neroverdi in posizione da Europa league, da gennaio arriva alla salvezza anticipata con la squadra di Donadoni. Complessivamente gioca 1651’, si dimostra efficace anche come bomber, non solo per la partecipazione alla manovra e al gioco difensivo. Quattro anni fa sposò Maria Elisa Canti, miss San Marino nel 2001: l’ha reso padre di Giuseppe, con il papà in mixed zone nell’ultima partita stagionale al Dall’Ara, lo 0-1 con il Milan.

Il viaggio di Floccari lungo la penisola è cominciato da Nicotera. Fra i 6 e i 12 anni giocò nel Medma, squadra di Seconda categoria, e poi passò al Marina, in Prima.

Sergio, che emozioni prova, nel vedere il Crotone in serie A?

“E’ la stessa di tutti i calabresi, io sono con loro. Serviva da tempo una squadra della nostra regione in serie A. Torna a far sognare tutta la Calabria. Non siamo abituati ad avere una rappresentante, quassù”.

Beh, c’era stato il Catanzaro, per 7 stagioni, poi la Reggina per 9.

“Ancora io dovevo nascere, quando arrivarono i giallorossi. Dal 2009, con la retrocessione degli amaranto, non avevamo più questa soddisfazione, di una calabrese in A. Rappresenta un po’ il riscatto di tutta una terra, faccio i complimenti ai rossoblù, perchè hanno compiuto un’impresa analoga al Leicester, nessuno se l’aspettava”.

Nel 2002, aveva giocato in serie B per mezza stagione, al Genoa con Ivan Juric.

“E poi sono stato compagno di Raffaele Palladino e di Francesco Modesto al Parma. Lo meritano perchè la scorsa stagione hanno sofferto molto, con il crack della società emiliana. Modesto poi è crotonese, contribuisce a questo bel regalo per la Calabria”.

Il Carpi è retrocesso all’ultima giornata, il Frosinone alla penultima. Sono piccole società, che erano al debutto. Il Crotone può evitare il ritorno in B?

“La società conosce bene le dinamiche interne, non basta ispirarsi al modello Carpi per tentare di salvarsi. Non è detto che sia la ricetta giusta per i pitagorici, certamente mister Castori ha firmato un campionato dignitoso, ha combattuto”.

Lei ha 34 anni, è come fosse già un allenatore. Cosa suggerirebbe?

“Il Crotone ha giovani importanti, sarebbe giusto strutturare un po’ la squadra, aggiungere esperienza, con gente che conosca la categoria. Dall’atteggiamento giusto, perchè si cali in quella realtà e dia un contributo importante. L’equilibrio premia sempre”.

Il Bologna chiude con 9 sconfitte casalinghe, è fra le squadre più battute, internamente, mentre i rossoblù in B hanno perso solo una volta…

“C’è stato un mese e mezzo di calo, per noi, dopo la grande rimonta. Miglioreremo anche al Dall’Ara, nella prossima stagione”.

 

 

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