Il Gazzettino, Cagliari-Napoli 0-5. Diego Lopez si arrende in maniera rovinosa, gli azzurri sono lanciatissimi. Fuorigioco, forse, sul raddoppio. Allan è strepitoso, Mario Rui eccellente vice Ghoulam. La rosa è da vecchio calcio, da 30 partite stagionali, può reggere

Il gol di Mertens (immagini.quotidiano.net/ansa)

Non sarà scansopoli, ma il Cagliari si è arreso in fretta e rovinosamente, al Napoli. Il Crotone e il Benevento, per non parlare dell’Udinese, l’avevano impegnato molto di più. Han al debutto in A si fa vivo subito, con Pavoletti, replica Mertens, calcia fuori ma c’era il rigore per una trattenuta. Reina esce, il coreano spreca. I sardi sono in partita, finchè Allan ruba palla a destra, al friulano Padoin (pluriscudettato alla Juve, per qualche mese persino titolare, con Allegri) e Callejon gira il 55° gol in azzurro, raggiungendo Beppe Savoldi. La difesa torna alle amnesia della stagione in A con Rastelli, da destra il traversone di Hysaj per Mertens, alla 20. rete annuale. Il Var Doveri non segnala il fuorigioco dell’albanese in avvio di azione: siamo lì, forse appena avanti.
Tutti a casa, moralmente, dalla Sardegna arena, perchè non ha la forza di rimontare due gol. Anzi, dopo un’ora Hamsik lancia sulla sinistra Insigne, riprende il passaggio di ritorno e batte Cragno con un sinistro a mezza altezza a fil di palo. Il poker: Mertens da sinistra, Castan si oppone in scivolata con un braccio alto, rigore e ammonizione.
Meno 12, insomma, al terzo scudetto del Napoli o al settimo in finale della Juve, che resta dietro ma ha il confronto diretto in casa e in fondo con un pareggio arriverebbe davanti, in caso di parità finale, senza spareggio. Ogni maledetta domenica, parafrasando Sky, si è lì a chiedersi quando scoppierà Sarri, si è fatto eliminare da coppa Italia e Champions ed Europa league per dare tutto in campionato, molto più spettacolare dei pragmatici Ottavio Bianchi e Albertino Bigon, ma loro avevano Maradona e poi Careca, Giordano e Carnevale, poi Alemao, ma anche Bigliardi e Volpecina.
Il Napoli è leggero, sarrista di pensiero, triangolazioni e aperture, velocità a destra, anche senza rincalzi di qualità. La differenza rispetto al biennio co<n Benitez è eclatante, escluso in Europa, dove peraltro Maurizio Sarri aveva infastidito il Real Madrid, negli ottavi di un anno fa. Il Cagliari faticherà a salvarsi, rientra fra le 6 in lotta per evitare due posti da B, resta favorito. Il poker di ieri è eccessivo, per 25’ era stato all’altezza. Mario Rui accarezza il quinto. Ah, la Juve qui ha vinto grazie all’arbitro, perchè il braccio di Bernardeschi era rigore. Il Napoli dilaga e poi traccheggia sereno. Quinta vittoria di fila, fra il San Paolo e in trasferta, degli azzurri sui sardi, con 12 gol negli ultimi 3 viaggi sull’isola. Da record, come il rendimento esterno, da oltre un anno.
Vanni Zagnoli
Cagliari-Napoli 0-5
GOL: 29’ Callejon, 42’ Mertens; st 16’ Hamsik, 27’ Insigne rig., 46′ Mario Rui.
CAGLIARI (3-4-1-2): Cragno 5,5; Romagna 5, Ceppitelli 5, Castan 4,5; Faragò 6, Barella 6 (32’ st Deiola 5,5), Padoin 4,5 (14’ st Ionita 5), Lykogiannis 5,5; Joao Pedro 5,5; Pavoletti 6, Han 6,5 (17’ st Cossu 5,5). All. Lopez.
NAPOLI (4-3-3): Reina 6,5; Hysaj 6 (29’ st Maggio 6), Albiol 6, Koulibaly 6,5, Mario Rui 7; Allan 8, Jorginho 7, Hamsik 6,5; Callejon 7,5, Mertens 7, Insigne 7,5. All. Sarri.
Arbitro: Giacomelli di Trieste 6,5.
Note: ammoniti Koulibaly, Barella, Castan. 15mila spettatori.

Da “Il Gazzettino”

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