Vanni Zagnoli
Con San Marino, il test non è mai così significativo, tantomeno per un’Italia sperimentale, che però piace. A 69 anni e mezzo, Ventura guarda avanti, al mondiale del 2022 in Qatar, al caldissimo: “L’80% dei convocati di oggi ha il 60% di partecipare al campionato del mondo, fra 5 anni”.
I ragazzi sono obiettivamente interessanti e realizzano un poker in 20’. Piacciono Lapadula, che la scorsa stagione rinunciò al Perù (dov’è nata la mamma), dove sarebbe titolare, per provare a sfondare con l’Italia, e naturalmente Berardi, che venne chiamato da Conte, salvo acciaccarsi. Usiamo questo termine di proposito, per spiegare che talvolta ha una reazione di ansia di fronte alla pressione. Si faceva espellere, non rispose a una convocazione dell’under 21, ma quest’anno è migliorato, a parte un infortunio di 4 mesi, il più grave della carriera. A 23 anni, magari seguirà Di Francesco alla Roma.
In campo, spiccano i due nordestini. Simone Scuffet, 21 anni, è in ribasso dopo essere stato titolare per il girone di ritorno dell’ultimo Guidolin, a Udine. Lo sbocciare dell’amico e rivale Meret, altro friulano, nella Spal, l’ha rimotivato. In avanti va sempre sgrezzato Andrea Petagna, triestino, che con Conti e Caldara porta l’Atalanta in Europa dopo 27 anni. Gagliardini all’Inter si era perso, dopo le mirabilie di Bergamo, esce nel secondo tempo e lascia spazio a Cataldi e a 3 giovani del Sassuolo. Il San Marino è come sempre dignitoso, ma con Massimo Bonini ct era un po’ più competitivo.
ITALIA-SAN MARINO 8-0: pt 10’ e 20’ Lapadula, 14’ Cevoli aut, 16’ Petagna; st 5’ Caldara, 6’ Ladapula, 13’ Politano 20’ Bonini aut.
ITALIA (4-2-4): Scuffet; Conti (25’ st Biraghi), Caldara, Ferrari, D’Ambrosio (2’ st Politano; Baselli, Gagliardini (3’ st Cataldi); Berardi (4’ st Pellegrini), Lapadula, Petagna (1’ st Falcinelli), Chiesa (17’ st Caprari).
