Il Gazzettino. La candidatura di Tommasi alla presidenza della Figc, ha il 20% dell’elettorato, Lega Pro e dilettanti insieme farebbero il 51%, perciò resta sfavorito. Si aspetta il candidato della A, oltre a Sibilia e a Gravina, è già battaglia elettorale

Damiano Tommasi ha giocato per 10 anni nella Roma (roma.repubblica.it)

Un veronese dà la scalata alla federcalcio. Damiano Tommasi ha sciolto le riserve ieri mattina, ma d’altra parte era il segreto di Pulcinella la sua candidatura alla presidenza della Figc. Avrà certamente contro Gabriele Gravina, l’artefice del miracolo Casteldisangro, portato 20 anni fa alla salvezza in B e poi dirigente federale, e probabilmente anche Cosimo Sibilia, espressione dei dilettanti, da cui arrivava anche il dimissionario Tavecchio. Che dopo l’eliminazione al primo turno dell’Italia dal mondiale 2014 si aggiudicò le elezioni su un altro ex calciatore, Demetrio Albertini, già vicepresidente, con Abete.
Tommasi è da anni a stretto contatto con l’ex regista del Milan e già alla festa dell’assocalciatori i due tessevano la tela per la candidatura alla poltrona federale, cercando di coinvolgere più personaggi possibile.
Tommasi è al vertice dell’Aic dal 2011, raccolse l’eredità di Sergio Campana, l’avvocato bassanese rimasto come presidente onorario.
“Vogliamo essere parte attiva del cambiamento – spiega -, mi metto a disposizione per un progetto che sia il più possibile di condivisione. I calciatori vogliono unire: mi sono confrontato con molti addetti ai lavori, dev’esserci la volontà comune di rilanciare il movimento. Serve una risposta seria, concreta e lungimirante a Italia-Svezia, altrimenti avremmo perso due volte”.
Il programma elettorale sarà presentato la prossima settimana, intanto ieri mattina Tommasi si è incontrato con i due avversari.
Cresciuto nel Negrar, la squadra del suo paese, passò al San Zeno, sempre nel Veronese, a 13 anni, nell’87, e arrivò alla prima squadra gialloblù nel ’93, giocando anche in A. Buono il suo decennio alla Roma, titolare anche nella stagione dello scudetto. In nazionale vanta 25 presenze e un gol, disputò tutte e 4 le gare del mondiale di Corea e Giappone, nel 2002, sino all’eliminazione ai supplementari per mano della Corea del Sud, favorita dall’arbitro Moreno. A 32 anni passò in Spagna, poi in Inghilterra e in Cina. Chiuse a 35 anni e da allora è rimasto in attività fra i dilettanti, al Sant’Anna d’Alfaedo e poi con La Fiorita, la squadra di San Marino con cui ha partecipato ai preliminari di Champions league.
Avrà certamente contro Gravina, che rappresenta il 17% dell’elettorato: “Chiederò all’assemblea di Lega Pro di candidarmi. Anche perchè Tommasi è incoerente: si parlava di una piattaforma comune di riforme, invece annuncia che si candida in cerca di ampio consenso”.
La Lnd ha il 34% del corpo elettorale e anche per questo Cosimo Sibilia dovrebbe pure scendere in campo, a contrastare il 20% dell’Aic, che anzi sale al 30 grazie all’appoggio dell’associazione allenatori, presieduta da Renzo Ulivieri. ”Abbiamo preso atto della candidatura di Tommasi alla presidenza – spiega il senatore di Forza Italia -. Un mio eventuale rinnovo come parlamentare, il 4 marzo, non sarebbe inconciliabile con la presidenza”. Sabato prossimo incontrerà la sua base, attende di essere candidato dalle società. Per la presentazione delle candidature c’è tempo sino a domenica 14, mentre le elezioni si terranno lunedì 29 gennaio. Mercoledì la lega di serie A si riunirà di nuovo per esprimere un suo candidato, addirittura circola il nome di Lotito, presidente della Lazio e grande sostenitore di Tavecchio. Che a sua volta spera di passare alla presidenza della Lega di A…
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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