Il Gazzettino, la partita della pace per i terremotati, l’Argentina e il Congo. Di Natale è il più giovane, Maradona sovrappeso litiga all’intervallo con Veron. Finisce 4-3 a segno anche Totti

La partita della pace è in un Olimpico semivuoto. Finanzia la ripartenza dei terremotati, da Amatrice ad Arquata, e progetti educativi in Argentina e Congo. Di Natale forse non ha ancora ufficialmente smesso, segna subito e neanche è il più giovane in campo; l’1-1 immediato è di Kanoute. L’unico obeso è naturalmente Maradona (in copertina), che non è un grande esempio per le persone, fra droga e chili superflui, eppure a 56 anni il sinistro è ancora magico. Gioca da fermo, contornato da Mauri (Empoli), ex capitano della Lazio. Lo spettacolo è godibile, con Ronaldinho che al Milan aveva fallito ed è pure appesantito. Il primo tempo finisce sul 2-2, con la punizione dal limite di Totti e il pallonetto di Krkic. Non è amichevole il colloquio tra Dieguito e Veron, ex Lazio, Parma e Sampdoria. Il Pibe aveva preceduto Totti, accompagnato dal figlio Cristian: “Deve continuare. E’ il presidente della Roma. Per fare un Totti servono 40 giocatori…”. “Allora – replica il capitano giallorosso – non so quanti servano per fare un Maradona. Va osannato”. A metà ripresa il 3-3, con Crespo e Burdisso.
Vanni Zagnoli

A cura di Francesco Delendati

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