Il Gazzettino, Napoli-Roma 1-4. Si avvicina il 7° scudetto di fila della Juve, virtualmente è già davanti. Insigne non basta alla squadra di Sarri. Mario Rui fa e disfa. Il super sinistro di Dzeko

Il gol del vantaggio segnato da Dzeko (immagini.quotidiano.net/ansa)

E’ la sera, virtualmente, del settimo scudetto di fila per la Juve. All’Olimpico Dybala aggiunge due punti allo scadere, al San Paolo la Roma mata il Napoli, nella classica partita che poteva finire persino con la vittoria dei padroni di casa, rimontati e quasi meritevoli di ricapovolgerla e invece travolti per 1-4.
La Roma ritrova il tremendismo della prima fase di Champions, del 3-0 al Chelsea, in proporzione, e in trasferta negli ultimi ha perso proprio solo a Torino con la Juve e in Ucraina, 2-1. E’ in casa che la squadra di Eusebio Di Francesco, è vulnerabile, esattamente come i sarristi. Con quella rosa vecchia maniera, di 18 giocatori, l’autonomia è limitata. Maurizio Sarri è felice per le settimane di lavoro pieno, migliora la condizione, inventerà schemi nuovi, però manca qualcosa rispetto alle individualità bianconere.
La concentrazione è labile, in avvio, Nainggolan centra per Perotti, solo, di testa oltre la traversa. Insigne calcia debolmente, segna su lancio dalla sinistra di Mario Rui, incisivo come al Gubbio, in serie B, interno destro deviato da Manolas e neanche Alisson compie miracoli. Il pari è immediato, Nainggolan lancia sulla destra Under, il turno calcia di interno mancino, la gamba di Rui fa impennare la palla, scavalcando il portiere. Occasioni per Mertens e Zielinski (salvataggio di Manolas), il sorpasso avviene al 27’, su cross dalla trequarti destra di Florenzi, Dzeko svetta su Albiol e trova l’angolo, Reina è immobile.
Il resto è arrembare del Ciuccio, Mertens, tiri da fuori che non sorprendono Alisson, miglior portiere del nostro calcio, per continuità e acrobaticità. La rumba prosegue alla ripresa, con Insigne (tuffo del portiere), il palo al 14’ di Callejon da angolo. Allan, Dzeko, Insigne, che fa dannare Florenzi.
Il tris arriva su assist di Kolarov, dribbling del bosniaco che Conte voleva al Chelsea e fantastico sinistro a tiro: è una traiettoria alla Insigne, insospettabile, da quarti di Champions, da posto confermato in Champions, da rendimento e cifra spettacolare superiore alle milanesi.
E i napoletani restano lì, con un punto di vantaggio sulla Juve, che tuttavia ha il recupero con l’Atalanta e il confronto diretto allo Stadium.
Hamsik era partito dalla panchina, non sa recuperare due gol, si rivede anche Milik. Il terzo tricolore sfuma anche sulla doppia parata di Alisson su Insigne, sembra di essere tornati ai primi anni ’80, quando il Perugia retrocesso vinse al San Paolo tagliando fuori il Napoli a lungo primo. Solo che Eusebio Di Francesco è un profeta come Sarri, ritrova vigoria da Fazio e Strootman. Il poker è su nuovo traversone Kolarov, Rui rinvia di tacco in maniera scellerata, libera Perotti che insacca.
Vanni Zagnoli
NAPOLI-ROMA 2-4
GOL: 6′ Insigne (N), 7′ Under, 27’ Dzeko; st 28’ Dzeko, 34’ Perotti, 47′ Mertens.
Napoli (4-3-3): Reina 6; Hysaj 5, Albiol 5, Koulibaly 5,5, Mario Rui 5; Allan 6, Jorginho 6 (30’ st Milik 5,5), Zielinski 5,5 (20’ st Hamsik 5,5); Callejon 6, Mertens 6, Insigne 7. All. Sarri
Roma (4-3-3): Alisson 7,5; Florenzi 6, Manolas 6,5, Fazio 6,5, Kolarov 7; Nainggolan 7, De Rossi 7 (43’ st El Shaarawy sv), Strootman 7,5; Under 7 (27’ st Gerson 6), Dzeko 7,5, Perotti 6,5 (35’ st Pellegrini sv).
All. Di Francesco.
Arbitro: Massa di Imperia 6,5.
Note: ammoniti Mertens, Fazio, Dzeko. Angoli: 9-2. 60mila spettatori. Recupero: pt 0’, st 3’.
Da “Il Gazzettino”

Related Posts

Leave a reply