Il Gazzettino. Polonia-Portogallo 4-6 ai rigori, l’1-1 andava stretto ai biancorossi dell’Est. Il fenomeno è Renato Sanchez, 18enne capoverdiano. Rui Patricio para il rigore a Blaszczykowski

Vanni Zagnoli

Può essere l’Europeo del Portogallo, elimina ai rigori la Polonia (superiore), dopo la Croazia ai supplementari: sbaglia l’ex viola Blaszczykowski.

A Marsiglia i polacchi segnano dopo 100” grazie all’errore a destra di Cedric: Grosicky crossa radente, William Carvalho non chiude, nè arrivano i centrali Pepe e Josè Fonte; è dunque il 35° gol in biancorosso di Robert Lewandowski, in avvio di carriera virtualmente del Genoa, dopo una bella Legia Varsavia-Udinese. Agli Europei veniva da 645’ di digiuno, in carriera segna in media tre gol ogni 5 partite.

Finalmente una gara aperta, dopo tante di attesa, qui non è alla sperindio nè al controgioco ma all’insegna della coralità. A Est raggiunsero le semifinali mondiali nel ’74 in Germania e nell’82 (sconfitta con l’Italia), erano quotati ma non così attesi, perciò sembra di essere tornati ai tempi di Lato, Zmuda e poi Boniek, ora presidente federale esultante. E’ meno pregiata la tela dei rossoverdi, fra le migliori 8 da 6 edizioni. Reagiscono con sapienza pur subendo l’intesa fra Lewa e Arkadiusz Milik, galvanizzati dal ct Nawalka, centrocampista nazionale a fine anni ‘70.

Cristiano avvicina il rigore sulla spinta di Pazdan, poi il pari, in momento di stanca: triangolo fra Nani e Renato Sanchez e sinistro deviato da Maczynski. Il capoverdiano (nella foto) è costato 35 milioni, ben spesi dal Bayern Monaco, per Ancelotti; solo Vonlanthen (Svizzera, deludente a Brescia) e Rooney segnarono agli Europei da più giovani dei suoi 18 anni e 10 mesi.

La propulsione dei bianchi è rapida e tecnica, intimorisce i lusitani che avevano azzerato la Croazia. Al nuovo Velodrome non incide l’ex laziale Eliseu e Ronaldo calcia fuori. A sinistra imperano Jedrzejczyk e le sovrapposizioni, a destra Piszczek propizia azioni alla mano. Cristiano spreca anche all’inizio dei supplementari: furono fatali al Portogallo nella semifinale dell’84, contro la Francia di Platini. I centrali sovrastano e il ritmo scende, complici gli overtime degli ottavi. Ai rigori segnano Ronaldo e Lewa, Sanchez e Milik, Moutinho e Glik, Nani; Rui Patricio lo para a Blaszczykowski; Quaresma. Rossoverdi alla 5^ semifinale, pareggiando tutte e 5 le gare.

POLONIA-PORTOGALLO 4-6 rig (1-1): pt 2’ Lewandowski (Pol), 33’ Renato Sanchez.

 

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