Il Gazzettino, a vuoto l’asta per i diritti tv della serie A. Offerte a 800 milioni, la Lega mirava a un miliardo e 50 milioni

Javier Tebas attuale presidente della Liga (laliga.es)

Come la scorsa estate, va a vuoto l’asta per i diritti tv nazionali della serie A. La Lega sperava di arrivare a un miliardo e 50 milioni di euro, le offerte si fermano a 800 milioni, per cui l’assemblea si riunirà di nuovo venerdì, per decidere l’assegnazione per il triennio 2018-2020. Sino a venerdì si va a trattativa privata, come ha spiegato il commissario Tavecchio, se non sarà trovato un accordo soddisfacente sabato si apriranno le buste. Sky avrebbe offerto 261 milioni annui per i match di Juve, Milan, Inter, Napoli, Lazio e Fiorentina più due squadre di fascia medio bassa in modalità satellitare e 170 milioni per via internet/iptv/wireless. Per le dirette delle altre 12 squadre, fra cui la Roma, per le quali Sky è l’unica concorrente, ha offerto meno dei 310 milioni del livello minimo da bando. Per il digitale terrestre, Mediaset e Italia Way (di Francesco Di Stefano, ex Europa7) non sono arrivate ai 260 milioni richiesti, l’emittente di Piersilvio Berlusconi ne ha messi sul piatto 220. Il pacchetto C (rivolto agli operatori internet, con i diritti a trasmettere anche in bar e hotel) è quotato 160 milioni, Sky qui è arrivata a 170, Perform a 100, mentre Tim ha offerto di meno. Sino al 2021, Infront Italia aveva garantito un minimo di un miliardo a stagione, con l’obiettivo di arrivare a 1400. Niente accordo neppure per i vertici della Lega, in ribasso i nomi di Nicoletti e Cantamessa per la presidenza, come ad i candidati sono Javier Tebas, presidente della Liga, e Luigi De Siervo di Infront.
Ieri il cda dell’Aic, Tommasi è orientato ad appoggiare Gravina, che però non convince tutti i calciatori: “Per ora restiamo candidati tutti e 3”. Gravina: “Sibilia fa politica, rappresenta la vecchia maggioranza da me avversata per la visione riduttiva e miope”.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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