I blogger puri possono dire quel che vogliono, i giornalisti freelance devono essere cauti

Vanni Zagnoli in mixed zone al Tardini.
Vanni Zagnoli in mixed zone al Tardini.

Perchè ce l’ho tanto con certi personaggi, tipo i blogger o i polemisti più accaniti? Semplice, perchè danno martellate a destra e a manca, a chi vogliono, come vogliono, che non hanno problemi di sorta.

Non devono chiedere interviste, non devono usare prudenza per restare nel mondo del giornalismo, per essere rispettosi di tutto e tutti.

Un freelance, invece, è giudicato a 360° gradi, non può certo scrivere volgarità e poi chiedere spazio a stampa cattolica, non può prendersela con tutti, tantomeno con le firme che compaiono dove collabora.

Sono scelte, no?

E allora i grandi blogger, i re del web e della tv, si fanno ascoltare urlando o con quell’aria da professorini, da professoroni, da tuttologi, da personaggi, da onniscenti. Con quella popolarità ostentata, con quell’aria da fenomeni, da fuoriclasse della comunicazione. Destra, sinistra, centro, non importa.

Qualcuno mette volgarità, altri romanzano mettendo di mezzo un figlio minorenne. E poi è facile discettare di tutto, di temi populistici, in maniera demagoga.

 

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