Il Gazzettino, Bologna-Atalanta 1-0. Thiago Motta non vuole citare il ds Sartori, il grande architetto della Champions league, si schiera per l’ex maestro Gasperini. Meritava Bergamo. Il Cagliari fa sorridere Setti, indagatissimo

(bolognafc.it)

Bologna
La Dotta è in estasi, con la Virtus seconda in Eurolega e il Bologna all’inseguimento del Milan, terzo. L’Atalanta meritava il pari, cade a 3’ dalla fine. Occasione per Muriel, poi Orsolini conquista e batte l’angolo, è un esterno da nazionale: scavalca il castello difensivo e Ferguson di testa infila il 4° gol. Sesta vittoria di fila interna per Thiago Motta, i tifosi emiliani cantano Lucio Dalla. L’Europa manca da 23 anni: nel 2002, Guidolin all’ultima giornata perse a Brescia 3-0 e scivolò dal quarto al settimo posto, dalla Campioni al nulla, mentre Roberto Baggio non convinse Trapattoni a chiamarlo per gli Europei. Al tecnico italobrasiliano chiediamo di Giovanni Sartori, ds delle 10 salvezze in A con il Chievo e del ciclo di Gasperini all’Atalanta, ma non lo cita di proposito, schierandosi con il suo ex maestro Gasp, che con Sartori entrò in frizione. E poi di Guardiola, regista come lui e arrivato rapidamente al top. E della Virtus, appunto. “L’Atalanta – sorprende Motta – ha schemi modello pallamano”.
A Verona, il Cagliari perde 2-0, fa sorridere il presidente Maurizio Setti, indagato per bancarotta. Alla ripresa Makoumbou merita la seconda ammonizione, in ritardo su Duda. Ngonge da destra si accentra e la piazza, Montipò evita il pari di Hatzidiakos, chiude l’azione di Mboula per Djuric.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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