Il Gazzettino, Champions. L’Atletico Madrid ai quarti per il 3° anno di fila, ma dopo 16 rigori: il Psv sbaglia con Narsing, Godin segna. Il City aspetta grazie al 3-1 di Kiev, Aguero non riesce a segnare alla Dinamo

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Il difensore centrale dell’Atletico Madrid Godin: ha segnato il rigore decisivo che ha portato i colchoneros ai quarti

La serata di Champions è memorabile per la sequenza dei rigori di Madrid, 14 trasformati di seguito, sino alla traversa colpita da Narsing, del Psv, eliminato. Poche occasioni, tatticismo e controllo. E’ il gioco tipico dell’Atletico Madrid, qualificato dal dischetto, mentre il Manchester aveva due gol di vantaggio sulla Dynamo, battuta a Kiev, e così traccheggia a lungo. E’ il calcio moderno, attesa e ripartenza, passività oculata, attenzione a non sprecare energie.

Simeone ha cambiato la storia dei colchoneros con questo calcio vecchio, di Argentina e Uruguay. Nel primo tempo è pericoloso solo con Griezmann, para Zoet. Rispondono gli olandesi con il cross di van Ginkel, Oblak intercetta in uscita. Dopo un’ora il palo salva gli spagnoli, nel finale Torres non sfonda l’argine dei Paesi Bassi. Supplementari con una pallagol per Santiago, poi servono 16 rigori per il 3° quarto dell’Atletico.

A Manchester, escono per infortunio i centrali difensivi Company e Otamendi, gli ucraini costruiscono tre occasioni senza mai dare la sensazione di riaprire la sfida, mentre il palo dice no a Jesus Navas per gli inglesi, al 60’. La sfida è molto fisica, illuminata da Aguero. Il City raggiunge per la prima volta i quarti (Hart evita la sconfitta allo scadere), resta inferiore a Barça, Bayern, Real e forse al Psg.

Vanni Zagnoli

ATLETICO MADRID-Psv Eindhoven 8-7 dcr (0-0; andata 0-0)

MANCHESTER CITY-Dinamo Kiev 0-0 (3-1)

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