Il Gazzettino. L’Atalanta alla migliore stagione della storia, può eguagliare il 4° posto di due stagioni fa. Gasperini: “A Bergamo aiuta avere tre uomini di calcio in società”

Con Gian Piero Gasperini

La versione integrale del pezzo per “Il Gazzettino”

Bergamo è quasi nordovest ma ha tanto del Nordest. Il quarto posto dell’Atalanta (accanto al Milan, favorito però dai confronti diretti) fa sovvenire alla memoria il terzo e il quarto dell’Udinese, quei due preliminari di Champions league persi da Francesco Guidolin, il punto più alto nella carriera del tecnico trevigiano e del calcio friulano moderno. Nel 1950, i bianconeri arrivarono persino secondi, come la Triestina nel ’48, ma era un calcio quasi pionieristico: l’Atalanta è alla migliore stagione della storia, può eguagliare il 4° posto di due stagioni fa. Sono le regine delle provinciali, Udine è in serie A dal ’95, ininterrottamente, primato per le città periferiche al grande calcio, mentre Bergamo ha il record di partecipazioni globali, si è già guadagnata il diritto al 59° massimo campionato. 
Il segreto è Gian Piero Gasperini, 61 anni, proprio come Guidolin fra i tecnici più sottovalutati: dal 2006 è fra i migliori, ha fallito solo a Palermo, da subentrato, con un parziale di 2 vittorie in 23 gare. Portò il Genoa per due volte in Europa league (l’ultima vanificata dai debiti societari) e da 3 stagioni offre spettacolo con il 14° monte ingaggi della serie A, ovvero 27 milioni. «E’ un caso unico in Europa», conferma il trainer milanista Rino Gattuso. Intende per forza offensiva e coralità, rispetto al calcio masticato dei più, di tatticismo esasperato e attesa. Gasperson venne indicato come proprio erede da Mourinho, arrivò all’Inter dopo Benitez e Leonardo, il presidente Moratti tuttavia lo obbligò a lasciare la difesa a 3 e comunque lo giubilò dopo la supercoppa persa con il Milan, una partita di Champions e tre di campionato: impossibile parlare di fallimento per appena 5 gare. Gasperini è stato per 9 stagioni nelle giovanili della Juve. «Da torinese ero a casa, vicino ai figli, in genere poi sono loro ad andare via, con questa professione invece toccò a me». Stupì con il Crotone, in serie B, nel totale dei 7 campionati al Genoa. Da centrocampista, invece, piaceva per continuità, al Palermo e al Pescara. «A Bergamo – sottolinea – aiuta proprio avere tre uomini di calcio in società». Ovvero il presidente Percassi, ex difensore anche in serie A, il dt Sartori, già attaccante di Milan e Sampdoria, e il ds Zamagna, ex mediano in B. 
La gioia per il successo di Napoli è stata però annacquata dal lutto per la bandiera Mino Favini. Aveva 83 anni, per oltre 20 fu il più grande scopritore di talenti, assieme al torinista Sergio Vatta. Valorizzò Pippo Inzaghi e Pazzini, Bonaventura, Gabbiadini e Montolivo. Fra i tanti, anche il friulano Padoin e il veneziano Pavan.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

Related Posts

Leave a reply