Il Gazzettino. Milan in frenata, solo un pareggio contro la Salernitana

(corrieredellosport.it)

Se l’ultima della classe ferma il Milan, significa che Pioli faticherà a reggere per lo scudetto, sino alla fine. Il più 2 è con due partite in più, l’Inter ospita oggi il Sassuolo, capace di vincere a San Siro con i rossoneri, e deve recuperare la partita di Bologna, per la quale ancora non c’è una data.
Salerno è meno cenerentola, con il debutto in panchina di Davide Nicola, capace di salvare il Crotone da posizione ancora più complicata, e poi il Genoa e il Torino ma senza convincere. Il ds Sabatini l’ha preso al posto di Colantuono, che aveva sostituito Castori. 
Il Diavolo azzecca subito la classica percussione di Theo Hernandez, da sinistra ad accentrarsi, è al 9° assist stagionale: Radovanovic non commette fallo, Fazio avanza a sproposito, Ranieri così va fuori posizione e Messias resta smarcato, angola la conclusione, è un suo must, come negli anni di Crotone, a ravvivare la sua favola, da ex venditore di elettrodomestici porta a porta, in Piemonte, in serie D, con l’ex torinista Ezio Rossi in panchina, al gol in Champions a Madrid, con l’Atletico. Atletico è anche il Milan, corre in opposizione e per costruire, punge con la punizione di Bennacer, il portiere Sepe devia in angolo, viene da una stagione negativa a Parma, dopo 3 buone. Tomori e compagni fanno girare la palla, risparmiano energie, si allungano quando devono e chiudono preventivamente, concedendo poco ai campani. Il pareggio è sull’unico errore del primo tempo. Leao crossa molle da sinistra, in attacco, chiede un rigore che non può esserci, Mazzocchi riparte veloce, crossa, Maignan esce male su Djuric e Federico Bonazzoli rovescia in porta: Tomori non può arrivare, Theo Hernandez sulla linea quasi devia fuori, per l’attaccante sono 3 reti nelle ultime 3 gare.
Lì la capolista tradisce nervosismo, esattamente come un anno fa, quando ha finito per staccarsi dall’Inter in anticipo, Bennacer paga con l’ammonizione. La manovra palla a terra diventa scolastica, Tonali alimenta l’azione senza squilli, gli attacchi anche con 7 uomini diventano sterili. Calabria si muove da leader, a destra, Theo si accentra e lancia in fascia Leao, mostrando una bella intesa. Giroud ha un’unica intuizione, libera Leao, il portoghese si fa chiudere da Ederson. Il pressing milanese è intenso, il match vivo, mancano le rifiniture, Brahim Diaz è anonimo. Il Milan è a 26 reti in 26 primi tempi, la Salernitana appena al 2° gol con le migliori 8 del campionato.
All’intervallo entra il muscolare Kessie per Bennacer, va a fare l’uomo ovunque, arretrando Tonali. Leao quasi imita Bonazzoli, senza però trovare la porta. Come Giroud, servito in acrobazia da capitan Romagnoli. Il controgioco granata è zeppo di fallosità, indispensabili per tenere il match in equilibrio, assieme ai raddoppi di marcatura. Pioli chiede a Messias di sacrificarsi nel contenimento, Ribery ha una chance, non sfruttata da Djuric. Giroud arrota un mezzo pallonetto da destra, Sepe si oppone. Bonazzoli ruba palla a Maignan, Romagnoli salva vicino alla linea. Leao continua la sua partita personale, il portiere di casa tocca in angolo. Ribery si fa male a un polpaccio, rischia un mese di stop. Un altro lampo e la Salernitana passa, cross da destra ancora di Mazzocchi, Romagnoli non chiude, Kessie salta a vuoto e Tomori è anticipato dal volo di Djuric, che di nome fa Milan ed è bosniaco. L’altro Milan non si piega, Giroud vince il duello aereo con Dragusin, Rebic parte palla al piede e da fuori trova il primo palo. 
Roberto Mancini ha seguito la partita accanto a Salvatore Carmando, il massaggiatore storico di Maradona, il Milan non ha fatto abbastanza per vincerla.
Vanni Zagnoli

Salernitana Milan 2-2
GOL: 5′ Messias, 29′ Bonazzoli; st 27’ Djuric, 32′ Rebic.
SALERNITANA (4-4-2): Sepe 6,5; Mazzocchi 7, Dragusin 6, Fazio 6, Ranieri 5,5; Kastanos 6 (24′ st Obi 6), Radovanovic 5 (15′ pt Ederson 6), Coulibaly 6,5, Ribery 6 (24′ st Perotti 5); Djuric 7 (37’ st Mikael ng), Bonazzoli 6,5 (37’ st Mousset 5,5). All. Nicola 6,5.
MILAN (4-2-3-1): Maignan 5; Calabria 6,5 (28′ st Florenzi 6), Tomori 5,5, Romagnoli 5,5, Hernandez 6,5; Tonali 6, Bennacer 6 (1′ st Kessie 5,5); Messias 6,5 (27′ st Saelemaekers 5), Diaz 5 (16′ st Rebic 6,5), Leao 6,5; Giroud 6. All. Pioli 5,5.
Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5.
Note: ammoniti Bennacer, Ederson, Giroud, Rebic, Djuric, Romagnoli. Angoli: 5-7. Recupero: pt 3’, st 4’. Spettatori 15mila. 

Da “Il Gazzettino”

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