Il Gazzettino, preliminari di Europa league. Atalanta-Copenaghen 0-0, in Danimarca la gara decisiva

Il capitano dell’Atalanta in azione durante la gara (corrieredellosport.it)

(v.zag.) L’Europa league dell’Atalanta si complica di molto. Giovedì, a Copenaghen, ha bisogno di pareggiare con gol, per raggiungere la fase a gironi.

Per un quarto d’ora, i danesi sono sbilanciati, con gli esterni molto alti, i bergamaschi creano occasioni senza concretizzarle. Segna il Papu Gomez, ma il fuorigioco di Barrow è evidente, sulla deviazione. L’ingresso del secondo attaccante, Zapata, vivacizza il gioco. Tiene comunque lo 0-0 la squadra di Stale Solbakken, nel 2001 clinicamente morto per un attacco cardiaco, a 33 anni. Collassato in allenamento, il suo cuore si fermò per 8’, sino all’ambulanza, per poi ripartire. E cuore ha anche l’Atalanta, vicina al bersaglio con l’acrobazia di Hateboer, che poi sfiora il palo, al pari del capitano Gomez, sempre con la fascia personalizzata. I tre centrali difensivi si allargano, nell’impostazione, il forcing aumenta di intensità, i bianchi resistono. Sono inferiori, come il Sarajevo del primo turno, capace di pareggiare a Reggio Emilia ma poi travolto in Bosnia. Resta favorita l’Atalanta, con la buona propulsione di De Roon e Gosens, sinistro acrobatico deviato da Joronen, erede del portiere romanista Olsen. Il presidente Percassi è deluso, ma il possesso palla più che doppio e i 19 tiri a 2 testimoniano lo sbilancio delle forze.

Da “Il Gazzettino”

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