Il Gazzettino. Surreale clima nello 0-0 tra Parma e Atalanta. Il capitano Lucarelli annuncia che con il Sassuolo il Parma giocherà.

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Parma e Atalanta prima di scendere in campo

Parma-Atalanta 0-0

Parma (4-3-3): Mirante 6; Santacroce 6, Mendes 6,5, Lucarelli 6, Gobbi 6; Mauri 6, Mariga 5.5 (1′ st Coda 6), Nocerino 5,5 (25′ st Galloppa 5,5); Varela 5,5 (33’st Lila sv), Belfodil 6, Rodriguez 6. All.: Donadoni. Atalanta (4-3-3): Sportiello 6.5; Masiello 5,5,

Benalouane 6 (5′ st Cherubin 6), Bellini 6, Dramè 6; Migliaccio 5, Cigarini 5, Carmona 5,5; Emanuelson 5 (40’st Denis sv), Boakye 5 (1′ st D’Alessandro 6,5), Pinilla 5. All.: Reja.

Arbitro: Di Bello di Brindisi 5,5.

Note: espulsi al 19′ st l’allenatore dell’Atalanta Reja per proteste e al 42′ st Rodriguez per somma di ammonizioni. Ammoniti: Lucarelli, D’Alessandro e Pinilla per gioco scorretto. Angoli 5-4 per il Parma. Recupero: 0’ pt, st 3’. Spettatori: 10.448, di cui abbonati 9.580, per un incasso di euro 152.977.

Vanni Zagnoli

Parma

Surreale poi neanche tanto, ma era facile prevederlo. Parma-Atalanta è stata partita verosimile, perchè i bergamaschi con Reja tornato in panchina a 69 anni al posto di Colantuono non segnano e gli emiliani vanno più vicini al successo. Giocano per l’onore, per garantirsi un contratto futuro, però con dignità, senza individualismi, pur con i limiti dell’ultima della classe che sul piano della manovra valeva la salvezza. Il risentimento dei tifosi di casa è tutto nei confronti di Ghirardi e Leonardi, “il gatto e la volpe” indagati per bancarotta fraudolenta, l’ex dg dell’Udinese solo per concorso. Il più arrabbiato è il team manager Sandro Melli, 30 anni al Parma, salvo pochi mesi alla Sampdoria, al Milan e al Perugia, pubblica su facebook una lettera dura quanto lunga: “Vergognatevi, avete rovinato la vita a decine di famiglie, avete il 50% di responsabilità a testa”. Fra i dirigenti resiste solo il dt Antonello Preiti, grande conoscitore del calcio e scopritore di talenti, estraneo ai virtuosismi contrattuali su cui indagano finanza e procura. “Sandro Melli segna per noi”, intona la curva gialloblù alla fine. Lo fa sempre, non c’entra minimamente il suo sfogo con cui rischia di essere estromesso dal grande calcio, come avvenne al padovano Dino Baggio, per quel gesto dei soldi all’arbitro Farina, anticipatore di moggiopoli. In tribuna c’è anche il presidente Manenti, nello skybox a mangiare qualcosa, nessuno lo calcola, è un intruso opportunista, beccato dai cori del pubblico, come Ghirardi. I tiri in porta sono più frequenti verso Sportiello, stona l’espulsione di Cristian Rodriguez a 3’ dalla fine: l’uruguagio era venuto nel Granducato per giocare la copa America da titolare, è nervoso, dapprima stende D’Alessandro, poi commette un fallo tattico e Di Bello deve applicare il regolamento. E’ 0-0, come all’Olimpico con la Roma, il campionato è più che regolare, con questo Parma mai prodigo di omaggi, con le parate finali di Mirante su D’Alessandro e del collega sul destro frontale di Coda. Si finisce tra i fischi, dalle curva oribica, mentre il Parma è applaudito.

Poi Lucarelli rispiega che “i soldi sono l’ultimo dei problemi”, attacca ancora il vicepresidente Macalli che aveva invitato i giocatori ad autotassarsi perchè hanno le Ferrari e garantisce che contro il Sassuolo il Parma giocherà.

 

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