Il Gazzettino, Milan-Juventus. Il dubbio di Allegri, Miretti o Weah? Florenzi a sinistra è un’incognita

(eurosport.it)

Nella sfida fra i club più titolati d’Italia (il Milan nel mondo, la Juve nel nostro calcio), la principale differenza può essere in porta. Szczesny non ha iniziato bene il campionato ma resta fra i migliori portieri al mondo, come dimostrò al mondiale, parando due rigori, mentre Mirante non gioca da due anni e mezzo. Ha 40 anni, è il terzo portiere, Maignan è squalificato per l’uscita che il presidente del Genoa Zangrillo ha definito assassina, e Sportiello si è infortunato. “Abbiamo la massima fiducia in Mirante – non può che dire Stefano Pioli -, è affidabile e stimato per qualità tecniche e morali. Non serve dirgli nulla”. Già, magari già studia da allenatore dei portieri. Antonio Mirante arrivò in nazionale, con Prandelli, ai mondiali del Brasile 2014, alla Roma ha giocato abbastanza e non era previsto. Il Milan ha altri 6 assenti, fra cui Theo Hernandez, da 5 stagioni a tutta fascia, sinistra, e Loftus Cheek. Tornano Krunic e Kalulu, in panchina. 
I rossoneri giocano per riprendersi il primato, la Juve per salire a -2 dalla vetta. Senza coppe, non vale meno delle milanesi, al di là della prudenza di Allegri. “Sarà una partita bella e stimolante – dice il tecnico zebrato -, giocare al ‘Meazza’ è affascinante e complicato, di fronte a 80mila spettatori. Magari il Milan non è la favorita però è avanti, il nostro obiettivo restano le prime quattro posizioni”.
“In 4 siamo anche per lo scudetto”, sostiene Pioli, riferendosi anche a Inter, Juve e Napoli. “La vittoria ci manderebbe a +7 sui bianconeri, aumenterebbe la consapevolezza. Noi avremo anche il Psg e il Napoli, preparare una sola partita a settimana è un vantaggio, poi magari non vuol dire vincere il titolo”.
Milan-Juve è anche la vigilia dei giovani fermati per scommesse. 
“Se a Tonali volevo bene 10 – dice Pioli -, ora gliene voglio 100. Sarò sempre al suo fianco, proverò ad aiutarlo”. Anche se è stato ceduto al Newcastle, dove ieri ha preso applausi.
“Su Fagioli si è pronunciato il club – sottolinea Allegri -, in questi 7 mesi manterrà la condizione e si impegnerà nel sociale, per essere in campo per l’ultima di campionato, con il Monza. Lo aspettiamo a braccia aperte, avrà 23 anni, tutta la carriera davanti. Va sostenuto”.
Che differenza rispetto a Pogba, che invece verrà scaricato. Rispetto al derby vinto con il Torino, torna Vlahovic, Federico Chiesa al massimo sarà in panca. “Ha fatto un mezzo allenamento, vedremo se è sereno per essere convocato”. Il figlio di Enrico Chiesa ha già avuto due infortuni gravi, è normale che faccia attenzione ai tackle e ai dolorini. Come Dybala. A destra potrebbe esserci Mckennie dall’inizio e Weah subentrare, al posto di Miretti, più tattico rispetto all’altro figlio d’arte. Senza Danilo, Alex Sandro e De Sciglio, tocca a Rugani, inizialmente noto come l’unico difensore centrale che non si fa mai ammonire e negli anni per errori decisivi. Resta più affidabile dell’olandese Huijsen, 18 anni. Come il belga Nonge, centrocampista promosso in prima squadra. Il ds Giuntoli chiede ad Allegri di provare a imporre il gioco. Tantopiù in trasferta la grande sfida per la Juve è questa.
Vanni Zagnoli

Milan-Juventus
Milan (4-3-3): 83 Mirante; 2 Calabria, 28 Thiaw, 23 Tomori, 42 Florenzi; 80 Musah, 7 Adli, 14 Reijnders; 11 Pulisic, 9 Giroud, 10 Leao. A disp.: 69 Nava, 17 Okafor, 18 Romero, 20 Kalulu, 24 Kjaer, 31 Pellegrino, 33 Krunic, 32 Pobega, 95 Bartesaghi, 15 Jovic. All.: Pioli. 
Squalificati: Maignan, Theo Hernandez Diffidati: nessuno. 
Indisponibili: Bennacer, Caldara, Loftus-Cheek, Sportiello, Chukwueze.

Juventus (3-5-2): 1 Szczesny; 4 Gatti, 3 Bremer, 24 Rugani; 16 McKennie, 20 Miretti, 5 Locatelli, 25 Rabiot, 11 Kostic; 14 Milik, 9 Vlahovic. A disp.: 23 Pinsoglio, 36 Perin, 7 Chiesa, 13 Huijsen, 15 Yildiz, 17 Iling-Junior, 18 Kean, 22 Weah, 27 Cambiaso, 40 Mancini, 41 Nicolussi Caviglia. All.: Allegri. Squalificati: Fagioli, Pogba. Diffidati: Rabiot. 
Indisponibili: Alex Sandro, Danilo, De Sciglio. 
Arbitro: Mariani di Roma.

Da “Il Gazzettino”

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