Il Giornale di Sicilia. Iachini: “Ci è mancato solo il gol, con il vantaggio del Parma ci siamo ulteriormente complicati la vita”.

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Giuseppe Iachini

Vanni Zagnoli

Parma

Beppe Iachini non cerca giustificazioni, ma in sala stampa evidenzia le imprese del Parma di questo periodo: “Avevano bloccato la Roma e l’Inter, battuto la Juve e l’Udinese. A Empoli meritavano di vincere e hanno almeno pareggiato”.

In fondo senza penalizzazione, la cenerentola sarebbe da terz’ultimo posto e certamente ieri non ha fatto più dei rosanero. ”Ci è mancato il gol. Nel primo quarto d’ora non abbiamo giocato bene, con il risultato del gol segnato dai nostri avversari. A quel punto hanno abbassato ulteriormente il baricentro, complicandoci la vita”.

Ci stava il pareggio, il Parma ha giocato senza fallosità ma con grande determinazione. “Abbiamo creato diverse occasioni, ci è mancata la “zampata” giusta. Abbiamo iniziato a giocare, ma trovi il binario giusto e arrivi lì e se non la metti dentro è una colpa: due volte è capitata la situazione di due contro uno, Mirante è stato bravissimo”.

Fosse arrivato il pari, Iachini aveva fiducia di giocare anche meglio. “Potevamo fare qualcosa di più, soprattutto negli ultimi trenta metri, nell’ultimo passaggio. Le linee di passaggio erano molto intasate, serviva maggiore velocità per aprire gli spazi e nel far girare la palla. Lo svantaggio ha aumentato le difficoltà, è capitato anche alla Juve, qui, di non recuperare”.

Ha sorpreso la scelta di affidare la porta a Samir Ujkani. “In quest’anno e mezzo ha lavorato bene, ha un ottimo rapporto con Sorrentino. In questo finale è possibile che premi impiegato meno, nell’ambito di un concetto di gruppo che vogliamo portare avanti”.

Iachini era subentrato con Magni al Venezia, in una situazione disperata, con retrocessione. Era stato esonerato al Chievo e al Brescia (retrocesso), mentre a Siena da subentrato era retrocesso. Con questo campionato si afferma fra gli allenatori che offrono maggiori garanzie, anche in A. “Ho completato la mia gavetta, pure nel massimo campionato. Ci ero arrivato nei tempi giusti, faccio il mio lavoro, incidevano anche situazioni particolari, di difficoltà. Ora sono felice di essere arrivato dove sono, orgoglioso del percorso”.

Con un finale diverso, il Palermo avrebbe potuto provare a imitare il Parma di Donadoni, in Europa con Cassano e Amauri, un anno fa.

“Nessuno peraltro preventivava questa nostra stagione così importante. Abbiamo preso 18 legni, fosse entrato qualche gol avremmo più punti. Si è visto anche buon calcio, con giovani lanciati”.

Mercoledì c’è la sfida al Torino, scoppiettante all’andata e adesso all’inseguimento dell’Europa league con il derby rovesciati. “L’impegno di mercoledì è delicato, il nostro obiettivo non cambia, vogliamo raggiungere e superare i 50 punti. A Parma nelle singole situazioni non siamo stati proprio fortunati. Fermo restando che la salvezza è raggiunta con largo anticipo, onoriamo le ultime gare”.

vzagn

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