Il Giornale, mondiali femminili. Italia sconfitta dal Brasile per un rigore generoso, trasformato da Marta, rossetto viola e regina dei bomber di ogni tempo, ai campionati del mondo. Azzurre agli ottavi da prime del girone. Due occasioni per Bonansea, il calo nella ripresa

Marta insegue Valentina Cernoia (DENIS CHARLET/AFP/Getty Images)

http://www.ilgiornale.it/news/sport/azzurre-ko-indolore-brasile-vince-su-rigore-1-posto-nostro-1713222.html

Vanni Zagnoli

Serve un rigore generoso, per infliggere la prima sconfitta all’Italia, nel mondiale femminile. Elisa Linari allarga il braccio su Debinha, il contatto è spalla contro spalla, la messicana con il fischietto neanche va al Var, per rivedere, e dal dischetto segna Marta. E’ il 28’ del secondo tempo e, trentasette anni dopo, con questo 1-0 il Brasile vendica in minima parte il 3-2 maschile. Il triplettista di Spagna ’82, il mito Paolo Rossi, è in studio, su Rai1, in Francia l’Italia non sa tenere lo 0-0 sino alla fine, è salvata da due traverse e concede più occasioni. A Valenciennes passa comunque per prima, le brasiliane sono terze per differenza reti e comunque qualificate, mentre l’Australia è seconda grazie al 4-1 sulla Giamaica. Negli ottavi, le azzurre saranno favorite, martedì 25 a Montpellier, con la Nigeria o con la Cina.

Il turnover della ct Milena Bertolini è minimo, rispetto al 5-0 con la Giamaica entrano Galli per Bergamaschi e Giacinti per Sabatino. 

Bonansea è sempre uno spettacolo, a sinistra, nelle gambe ha la forza di un uomo. Impegna a terra il portiere (entrambe si chiamano Barbara) e quando punta l’avversaria ricorda Cristiano Ronaldo, del resto anche lei gioca nella Juve. E’ in ribasso Marta, nel Brasile, al 5° mondiale a 33 anni: resta insidiosa sugli angoli da destra, Laura Giuliani ha un riflesso super sul colpo di tacco di Debinha e poi si aiuta con la traversa. Con il passare dei minuti crescono le verdeoro, suppliscono alla mancanza di Formiga, a 41 anni ancora fra i centrocampisti più forti al mondo: serve una bella chiusura aerea di Linari, l’unica italiana a giocare all’estero, nell’Atletico Madrid.

La nazionale sa soffrire, riguadagna metri, copre bene il campo e segna con Cristiana Girelli, ma in evidente fuorigioco. Sempre la trequartista bianconera in acrobazia si fa respingere la conclusione ravvicinata. Il ritmo scende, Linari oppone il braccio a un colpo di testa in area, il Var conferma che non è rigore. Giuliani è brava con i piedi, avvia un contropiede spettacolare di Valentina Cernoia, Alia Guagni si sovrappone, crossa e Bonansea colpisce troppo centralmente, agevolando la parata.

Il secondo tempo scorre via con buone trame palla a terra, Andressinha coglie la traversa su punizione, avvicinano il palo Kathellen di testa e Beatriz in girata, appena entrata. Nell’Italia c’è il cambio fra Valentine, Bergamaschi per Giacinti, per arginare l’offensiva brasiliana, più insistita sulla destra. Il possesso palla è sterile e quando la tattica di attesa di Milena Bertolini sembra premiante arriva quel contrasto di Linari. Marta con il rossetto viola trasforma il rigore con sicurezza, è capocannoniera iridata di ogni tempo, con 17 gol, uno in più del tedesco Miroslav Klose. Era subentrata Boattin a Bartoli, per difendere, entrerà anche Ilaria Mauro per Girelli ma l’Italia costruirà solo tre occasioni, senza pareggiare. La migliore è allo scadere, parata di Barbara sul tirocross di Manuela Giugliano. Con l’Australia, al debutto, si era esaltata nel secondo tempo, ieri sera si è spenta dopo una buona frazione. Era già passata con un turno d’anticipo, festeggia comunque perchè la prestazione resta positiva.

Da “Il Giornale”

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