
Vanni Zagnoli
Serve un rigore generoso, per infliggere la prima sconfitta all’Italia, nel mondiale femminile. Elisa Linari allarga il braccio su Debinha, il contatto è spalla contro spalla, la messicana con il fischietto neanche va al Var, per rivedere, e dal dischetto segna Marta. E’ il 28’ del secondo tempo e, trentasette anni dopo, con questo 1-0 il Brasile vendica in minima parte il 3-2 maschile. Il triplettista di Spagna ’82, il mito Paolo Rossi, è in studio, su Rai1, in Francia l’Italia non sa tenere lo 0-0 sino alla fine, è salvata da due traverse e concede più occasioni. A Valenciennes passa comunque per prima, le brasiliane sono terze per differenza reti e comunque qualificate, mentre l’Australia è seconda grazie al 4-1 sulla Giamaica. Negli ottavi, le azzurre saranno favorite, martedì 25 a Montpellier, con la Nigeria o con la Cina.
Il turnover della ct Milena Bertolini è minimo, rispetto al 5-0 con la Giamaica entrano Galli per Bergamaschi e Giacinti per Sabatino.
Bonansea è sempre uno spettacolo, a sinistra, nelle gambe ha la forza di un uomo. Impegna a terra il portiere (entrambe si chiamano Barbara) e quando punta l’avversaria ricorda Cristiano Ronaldo, del resto anche lei gioca nella Juve. E’ in ribasso Marta, nel Brasile, al 5° mondiale a 33 anni: resta insidiosa sugli angoli da destra, Laura Giuliani ha un riflesso super sul colpo di tacco di Debinha e poi si aiuta con la traversa. Con il passare dei minuti crescono le verdeoro, suppliscono alla mancanza di Formiga, a 41 anni ancora fra i centrocampisti più forti al mondo: serve una bella chiusura aerea di Linari, l’unica italiana a giocare all’estero, nell’Atletico Madrid.
La nazionale sa soffrire, riguadagna metri, copre bene il campo e segna con Cristiana Girelli, ma in evidente fuorigioco. Sempre la trequartista bianconera in acrobazia si fa respingere la conclusione ravvicinata. Il ritmo scende, Linari oppone il braccio a un colpo di testa in area, il Var conferma che non è rigore. Giuliani è brava con i piedi, avvia un contropiede spettacolare di Valentina Cernoia, Alia Guagni si sovrappone, crossa e Bonansea colpisce troppo centralmente, agevolando la parata.
Il secondo tempo scorre via con buone trame palla a terra, Andressinha coglie la traversa su punizione, avvicinano il palo Kathellen di testa e Beatriz in girata, appena entrata. Nell’Italia c’è il cambio fra Valentine, Bergamaschi per Giacinti, per arginare l’offensiva brasiliana, più insistita sulla destra. Il possesso palla è sterile e quando la tattica di attesa di Milena Bertolini sembra premiante arriva quel contrasto di Linari. Marta con il rossetto viola trasforma il rigore con sicurezza, è capocannoniera iridata di ogni tempo, con 17 gol, uno in più del tedesco Miroslav Klose. Era subentrata Boattin a Bartoli, per difendere, entrerà anche Ilaria Mauro per Girelli ma l’Italia costruirà solo tre occasioni, senza pareggiare. La migliore è allo scadere, parata di Barbara sul tirocross di Manuela Giugliano. Con l’Australia, al debutto, si era esaltata nel secondo tempo, ieri sera si è spenta dopo una buona frazione. Era già passata con un turno d’anticipo, festeggia comunque perchè la prestazione resta positiva.
Da “Il Giornale”