Il Giornale. Tra Rudi Garcia e la Roma il rapporto sta per finire: soltanto una vittoria larga con il Genoa può salvarlo. In pole per la panchina Lippi, con Bielsa e Spalletti.

rudi garcia
Rudi Garcia

Vanni Zagnoli

Rudi Garcia è lì, appeso a un filo sottilissimo, potrebbe salvarlo solo una vittoria larga, domenica con il Genoa. Perchè la Roma ha iniziato le consultazioni per il nuovo allenatore, la prima scelta è Marcello Lippi, l’ex ct pronto a tornare in panchina a 67 anni: si era teoricamente ritirato, dopo i 5 trofei in Cina, compresa la Champions league asiatica, e ha sempre ripetuto di non voler allenare altre squadre italiane, per quel legame assoluto con la Juve, eppure potrebbe farsi convincere.

I giallorossi sono in ritiro a Trigoria da ieri sera, dopo la cena della fondazione Roma cares, e sino a

domenica. La sconfitta ai rigori con lo Spezia in coppa Italia aveva indotto Pallotta a chiedere scusa ai tifosi con un twitter, nella notte si è collegato in video conferenza da Boston con il ds Sabatini, il dg Baldissoni e il ceo Italo Zanzi, presenti nello studio Tonucci di via Clotilde. Anche la posizione dei tre dirigenti è in discussione, se l’allenatore venisse licenziato probabilmente si farebbe da parte anche Sabatini, del resto ha ripetuto spesso: “Se affonda Garcia, affondiamo tutti”.

In mattinata c’è stata un’ora di colloquio fra i giocatori e il tecnico, un faccia a faccia senza dirigenti e l’allenamento è iniziato con oltre un’ora di ritardo, di fronte a soli 5 tifosi, davanti ai cancelli.

Garcia aveva ripetuto mercoledì sera di non voler mollare, ha il contratto sino al 2018, a 2,5 milioni netti a stagione, firmato da Pallotta dopo la prima, eccellente annata. L’errore è stato impegnarsi per un complessivo quinquennio e non lasciarsi la scorsa estate, dopo il secondo posto confermato con fatica enorme. Ieri l’unica voce dei calciatori è stata su twitter, del francese Digne: “È un periodo difficile per tutti noi, lavoriamo insieme per ritrovare la fiducia”. Un assist al tecnico connazionale, che lo sta valorizzando.

Pallotta invece esige una scossa: “Facciamo qualcosa per invertire la tendenza”, ha chiesto ai collaboratori. E allora sono iniziate le consultazioni, c’è un contatto con l’argentino Marcelo Bielsa, il “loco”, dimessosi dopo la prima partita di campionato, in agosto, all’Olympique Marsiglia. A Sabatini piaceva già prima di Zeman, però vorrebbe un anno e mezzo di contratto, mentre la società preferisce legarsi solo per il girone di ritorno. Spalletti si è proposto più volte, per rivivere quel quadriennio eccellente, in Russia ha vinto 4 trofei con lo Zenit, venne comunque licenziato nel marzo 2014. Dopo il derby vinto e la sosta di metà novembre, la Roma ha perso 2 volte e pareggiato 5, segnando appena un gol nelle ultime 5 gare. Indegno per un montestipendi di 110 milioni.

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