Il Messaggero. Torino-Milan 0-7, catastrofe granata. Champions più vicina per i rossoneri. L’Atalanta meno dilagante del solito, con il Benevento, che finisce in 10

(corrieredellosport.it)

Torino-Milan 0-7
TORINO (3-5-2): Sirigu 5; Bremer 4, Lyanco 4, Buongiorno 4; Singo 4,5, Baselli 4,5 (11′ st Verdi 4,5), Mandragora 4, Linetty 4,5 (11′ st Rincon 4,5), Rodriguez 5 (11′ st Ansaldi 5); Zaza 4,5, Bonazzoli 4,5. All. Nicola 4.
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma 6; Calabria 6,5, Kjaer 6,5, Tomori 6,5, Hernandez 7,5 (24’ st Dalot 6,5); Kessié 7,5, Bennacer 6,5 (1’ st Meité 7); Castillejo 7, Brahim Diaz 7,5 (17’ st Krunic 7), Calhanoglu 6,5 (24’ st Leao 6,5); Rebic 8 (35’ st Mandzukic ng). All. Pioli 9.
Arbitro: Guida 6,5.
Marcatori: 9′ Theo Hernandez, 26′ Kessié rig; st 5’ Brahim Diaz, 17’ Hernandez, 22’, 27′ e 34′ Rebic.
Note: ammoniti Bennacer, Baselli, Linetty.

Nella lotta per il secondo posto, Atalanta e Milan procedono a braccetto, in attesa del confronto diretto con cui chiuderanno il campionato. Da 53 anni, il Milan non vinceva in casa di entrambe le torinesi, dopo avere battuto la Juve si ripete con il Toro, addirittura fa 7-0, eguagliando il record di successi dell’Inter, in trasferta, i 15 del 2006-07, scudettata con Roberto Mancini. I rossoneri fanno persino meglio delle goleade dell’Atalanta, per una sera. Il Torino regge 19’. Il primo gol arriva su lancio illuminante di Brahim Diaz per Theo Hernandez, il francese calcia da fuori quasi da fermo, non adeguatamente contrastato da Bremer e da Singo. Di lì la squadra di Pioli ripete un po’ la serata con la Juve, cross di Hernandez e testa di Kessiè, Sirigu para e Castillejo trova il palo. Il raddoppio è su rigore, tocco duro di Lyanco su Castellejo, dal dischetto Kessiè raggiunge le 11 reti stagionali. Davide Nicola chiede una reazione che arriva dopo il tris di Calabria, annullato per fuorigioco. Calhanoglu sbaglia nella propria area, Bremer si fa ribattere la conclusione da Donnarumma. L’allenatore del Toro chiede maggiore velocità, di giocare sulle fasce, il Milan però è in palla, ha superato il periodo di appannamento. A inizio ripresa arriva il tris, Bremer vuole servire Linetty, Kessie anticipa netto e serve Diaz, per la doppietta. Kessiè sfiora il poker, Brahim Diaz coglie anche una traversa. Il poker è sull’intuizione di Rebic per Theo Hernandez, che va di scavetto. Chiude la tripletta di Rebic: servito da Krunic, poi da Leao, su azione Meitè-Kessiè, e da Krunic.
Restano dunque ancora speranze salvezza per il Benevento. 
A Bergamo, i sanniti mantengono il pari sino a metà primo tempo, dopo un’occasione per Pessina la rete arriva su scambio nello stretto fra Muriel e Malinovskyi, il colombiano chiede l’uno-due all’ucraino e anticipa l’uscita di Montipò, con la suola. Piove, all’Azzurri d’Italia, i nerazzurri sono meno pimpanti del solito, merito anche della difesa giallorossa. Il raddoppio è dei nuovi entrati, Miranchuk inventa il corridoio per Zapata e Pasalic finalizza il suggerimento del colombiano. 
Vanni Zagnoli

Da “Il Messaggero”

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