Ilmessaggero.it. Il Modena sfratta il Carpi dal Braglia. Caliendo: “Non ci paga il canone”. Il presidente Caliumi: “E’ pignorato per 26mila euro di debiti del Modena”

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Modena

Di Vanni Zagnoli

Qui si vede la differenza stadio di proprietà (come ha il Sassuolo, a Reggio, oltre naturalmente alla Juve) e stadio in prestito, in comproprietà. Oggi il Carpi è stato sfrattato dallo stadio Braglia, si sarebbe dovuto allenare nell’impianto dove abitualmente gioca le proprie partite casalinghe e dove sabato ha in programma il primo derby con il Bologna nella storia della serie A. Giocatori e staff biancorosso hanno trovato chiuse le porte dell’impianto per decisione del presidente del Modena, Antonio Caliendo, e così sono ripiegati sul vecchio Cabassi, dove hanno svolto la seduta pomeridiana.

E’ stato proprio Sannino, neo tecnico carpigiano, a parlare con il proprietario del club canarino, ma senza trovare una soluzione.

Il Braglia è di proprietà del comune di Modena, che però da anni l’ha dato in gestione al Modena. La società del patron Stefano Bonacini paga l’affitto in parte al Comune e per il resto al Modena, ma il contenzioso è aperto.

Il team manager Matteo Scala è indignato: “Abbiamo pagato, anche il Modena, ma i soldi sono stati pignorato dal tribunale a causa dei debiti del Modena stesso”.

Ecco, la dinamica è evidente. Caliendo da anni è accusato dalla tifoseria di non voler spendere per la squadra gialla, la lascia in difficoltà economiche però se la prende con altre realtà, distoglie l’attenzione sulla situazione debitoria.

Va sottolineato che il Sassuolo nell’estate 2013 si era proprio assicurato lo stadio Mapei, ex Giglio, tuttora anche città del Tricolore, perchè il Modena e il Comune chiedevano un affitto giudicato troppo elevato. Il Mapei è stato portato a casa con appena 3 milioni e 800mila euro, un affarone che evita tanti disguidi. Il Carpi, invece, non ha l’impianto a norma, non riesce a costruirne un altro in fretta (anche perchè non ha la garanzia di poter resistere a lungo in serie A) e deve scendere a patti con il diavolo Caliendo.

Il Carpi definisce gravissimo e inaccettabile il comportamento del Modena. “L’accordo prevede il pagamento di 189mila e 100 euro (iva compresa) in 12 rate, a partire dal 30 settembre e sino al 31 agosto 2016, come previsto nella stessa fattura che il Modena Fc ha inviato il 2 settembre, senza tuttavia mai emettere alcuna ricevuta bancaria. A oggi sarebbe maturata a favore del Modena a sola rata, pari ad € 15.758,33, scaduta il 30 settembre 2015”.

Ma il 7 settembre è arrivato l’atto di pignoramento presso il Tribunale, nell’interesse di una fornitrice del Modena, creditrice di 26mila 439 euro.

“Con ordine di accantonamento di quella cifra a garanzia dell’adempimento del debito. Inoltre il modena è inibito dall’utilizzo del campo nei 4 giorni precedenti le partite interne del Carpi. Invece il signor Caliendo ha organizzato un allenamento della Primavera. In ogni caso non è previsto che inibisca l’ingresso al Carpi, neanche in caso di inadempienza”.

Tantopiù che il club biancorosso ha stipulato con il Comune un accordo biennale da 700mila euro.

Comunque, via, sicuramente sabato la partita con il Bologna si giocherà al Braglia.

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