di Vanni Zagnoli
Non è che il Sassuolo abbia paura di vincere, di essere primo da solo, la realtà è che con la banda bassotti fatica, contro le squadre che si difendono di forza, con convinzione. Alla settima gara, offre la versione peggiore, con un solo tiro nello specchio.
L’Udinese ha preso quel che voleva, il primo pari della stagione, era ferma al successo sul Parma, l’unico. Era stata l’ultima a non far segnare i neroverdi, ad agosto vinse a Reggio, come all’andata dello scorso campionato e da quando è in serie A la squadra della famiglia Squinzi al Mapei stadium ha ottenuto appena un successo sui bianconeri. Firmato Defrel, in panchina a lungo.
Entrambe le squadre sono cambiate il minimo, De Zerbi presenta Ayhan a destra, in difesa, è tedesco ma nazionale turco, l’altro titolare nuovo è Maxime Lopez, franco-algerino e pure spagnolo, basso uno e 67, tecnica e intensità, dall’Olympique Marsiglia. Anche Luca Gotti ne ha innestati appena due, rispetto al 13° posto che aveva convinto Pierpaolo Marino a confermarlo. Per una sola stagione, per la verità, dopo avere contattato fra l’altro Leonardo Semplici, che De Zerbi aveva fatto saltare, vincendo a Ferrara con il Sassuolo.
Avesse perso, Luca Gotti avrebbe vacillato come un ciclista: e Ivan Gotti, solo ononimo, vinse due Giri d’Italia, a fine anni ’90, prima di imboccare l’oblio.
De Zerbi e il tecnico di nordest sono agli antipodi, come interpretazione, l’allenatore bianconero aspetta e riparte, gioca anche bene, come faceva il vice al primo Bologna di Roberto Donadoni. E’ stato convinto ad allenare in prima persona, a fatica, preferiva godersi il golf del lunedì. In cui magari De Zerbi va al ristorante a Verona, dalla vicina Brescia, per rilassarsi un attimo.
Rispetto ad agosto, dunque, Gotti mette Pussetto e Pereyra, argentini peraltro di ritorno in Friuli, dal Watford, Roberto Pereyra resta lontano dal triennio che gli fece meritare le due stagioni alla Juve, con Allegri.
I bianconeri fanno valere la stazza, sulle palle inattive, contengono con attenzione ogni linea di passaggio. Okaka non ha palloni utili, al pari di Caputo, che però viene da infortunio. E’ strano che Lasagna sia in panchina, come con il Milan, Mancini gli aveva offerto chances anche da titolare, in nazionale.
Il Sassuolo attacca volentieri a sinistra, sempre palla a terra, il ritmo sale di rado. Roberto De Zerbi si lamenta con Boga: “Non sei ancora entrato in partita”, lo leverà per Defrel, dopo un’ora. Luca Gotti resta lì, concentrato come per una scalata di Guidolin, che all’Udinese ha portato tre qualificazioni in Europa.
All’intervallo, il cambio di Muldur per Traorè favorisce l’Udinese, di fatto, al di là di una volata a destra, contro Zeegelaar. De Paul non si sottrae alla lotta, l’anticipo diventa spezzettato, a tratti cattura per agonismo.
Pussetto non incide molto, Gotti allora innesta Deulofeu, dato titolare. Mancano gli acuti dei trequartisti, Rogerio finisce per caso ad attaccare a destra.
Il tempo passa, l’Udinese tiene, in fondo con il Milan non era dispiaciuta, riprende il Torino al penultimo posto, con 4 punti. Esce Caputo, non al meglio dopo l’infortunio, gli ultimi minuti sono per Raspadori. Si chiude con una mischia in area per parte e la protesta dell’Udinese: con il Milan ha avuto un rigore dopo 48 gare, adesso spera di non dover aspettare un altro anno e mezzo, ma la mano di Locatelli non è punibile, con il buon senso del nuovo (ovvero vecchio) metro arbitrale.
L’ad Carnevali e il ds Giovanni Rossi speravano di arrivare alla sosta da primi solitaria, difficilmente capiterà una terza chance, dopo lo spreco anche del 3-3 con il Torino.
“E io – dice Roberto De Zerbi – ho detto di accettare lo 0-0. Alla vigilia mi chiedevo con lo staff se era il caso di innestare una torre, in rosa, ma abituati a giocare palla a terra non sapremmo proprio come trovare gli spazi”.
Attenuante per i neroverdi, la condizione imperfetta anche degli esterni, Berardi e Defrel. “Resta difficile scardinare certe difese. Puntiamo sugli smarcamenti fra le linee, palla a chi è più avanzato”. Viene meglio fuori casa, con la superiorità sullo Spezia, le distrazioni del Bologna e del Napoli. Al Mapei il Sassuolo ha battuto solo il Crotone.
L’Udinese è soddisfatta, è piaciuta nei gregari, Nuytinck, Stryger Larsen e Arslan. “Un’altra volta – osserva Rodrigo De Paul -, potremo impostare una gara differente. E’ un buon punto, ci fa lavorare meglio. Da capitano devo essere l’esempio: volevamo dimostrare di essere con il mister, sino a due mesi fa abbiamo fatto un grande calcio, vincendo anche all’Olimpico, con la Roma, il dubbio non dev’essere su di lui. Avevamo sempre preso gol, sino a Reggio, è stato importante tenere lo 0-0: le reti arriveranno, quando si lavora bene devono venire”.
Il Sassuolo spera di essere il miglior attacco della serie A almeno sino a fine girone d’andata.
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilgazzettino.it”