Ilmessaggero.it, Ilmattino.it, Leggo.it. L’Europeo under 21 comincia con il 3-2 della Polonia sul Belgio

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di Vanni Zagnoli

L’Europeo under 21 italiano è iniziato a Reggio, città del primo tricolore, bandiera che la ct femminile Milena Bertolini porta abitualmente nelle interviste a bordo campo, in Francia. Vince la Polonia per 3-2 e si candida per dare fastidio a Spagna e Italia, il Belgio rimontato è già quasi destinato all’eliminazione, meritava comunque il pari. 

Le contendenti pagano inizialmente il grande caldo, il Mapei stadium è semivuoto, nonostante il grande lavoro di proselitismo fatto dalla Regione, dal Sassuolo e dalle altre società della zona, gli spettatori sono appena 2534.

E’ pericolosa la Polonia, Kownacki per poco non arriva su un cross tagliato da destra. Replicano i belgi, colgono il palo con Mangala da 25 metri e alla terza occasione passano: Mbenza dalla sinistra serve Aaron Leya Iseka, che finalizza la bella incursione. L’azione si ripete a metà primo tempo con il capitano Schrijvers, percussione alla Hazard ma conclusione fuori. Il pari è con il sinistro da 20 metri di Zurkowski (premiato come migliore in campo), meritato per l’avvio e per quanto sarà costruito dopo. Arrivano i cori biancorossi a incitare il mancino, a spezzare il silenzio che spesso accompagna anche le partite del Sassuolo, i tifosi della Reggiana si fanno sentire due sole volte.

La tribuna è ricca di osservatori e dirigenti, spiccano l’ex neroverde Nereo Bonato, da marzo alla Cremonese, in serie B, e il genoano Giorgio Perinetti. L’organizzazione è perfetta, spiace solo che le curve restino chiuse perchè non servono, lì spicca il lenzuolo “respect” della Uefa.

Il ritmo è basso, nonostante l’ombra in buona parte del campo, la tattica impera, nella consapevolezza che perdere leverebbe quasi tutte le speranze di ripescaggio, in un girone che dovrebbe essere monopolizzato da Spagna e Italia. I polacchi riguadagnano metri, un infortunio è l’occasione per un timeout a bordo campo, per bere. Prima dell’intervallo Jackers si fa perdonare l’errore sull’1-1 e intercetta la girata di Kownacki. Alla ripresa la spinta dei bianchi dell’est, su angolo lo stacco di Bielik fa 2-1. I gialli avvicinano subito la nuova parità con il sinistro ravvicinato di Mangala, troppo in diagonale. Si accendono le luci con anticipo eccessivo, come avviene spesso anche in serie A, il Belgio dai 4 giocatori di colore è insidioso dalla media distanza, in particolare crossa da destra con Mbenza. Persino un semplice rinvio dal fondo è l’occasione per un timeout dissetante. La Polonia si difende anche a 5, in avanti resta solo il sampdoriano Kownacki, in prestito in Germania, al Fortuna Dusseldorf. I gialloneri sono allenati da Johan Walem, il piccolo ex regista dell’Udinese di Alberto Zaccheroni: la manovra non è così produttiva, in contropiede arriva anche il terzo gol polacco, da sinistra, di Szymanski, smarcato, su cross. Il Belgio accorcia con il colpo di testa di Cools e subito dopo il portiere Grabara evita il 3 pari. 

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