Ilmessaggero.it, mondiali di volley. L’Italia batte la Finlandia e vede le Final Six

 

(ilmessaggero.it)

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di Vanni Zagnoli

Serve un ultimo sforzo, stasera con la Russia, per evitare anche rischi minimi di uscire, domenica, in caso di ulteriore sconfitta con l’Olanda. L’Italia supera la Finlandia per 3-0 (25-20, 25-18, 25-16), ad Assago impatta la seconda fase del mondiale senza grandi problemi, a parte il dolore al ginocchio di Lanza. «Non riusciva a saltare – spiega il ct Blengini -, in 24 ore potrebbe migliorare».
Gioca Maruotti e regge. Scappa qualche ricezione (44% di positività), in attacco un 47% discreto. «Sto vivendo un sogno – racconta lo schiacciatore -, tantopiù nelle mie città: Roma, Firenze, adesso Milano. Quando si sbaglia a ricevere è il momento più difficile, psicologicamente è fondamentale non andare in crisi».
E l’Italia ci va solo nel primo set, sotto di un paio di punti a metà cammino, l’impatto al match è sempre difficoltoso. «Neanche i miei attacchi entravano – ammette Zaytsev -, poi è andata meglio».
Peggio va ai finnici, progressivamente sgretolati, fra ricezione difficoltosa, attacco inferiore e un differenziale di -8 a muro.

Il Forum è pressochè esaurito, con quasi 13mila spettatori, Juantorena è il primattore, nonostante gli acciacchi alla schiena e a un polpaccio. Dose le energie, resta in controllo sempre, sfruttando la splendida regia di Giannelli, esplosivo anche a muro. Il secondo parziale è monopolizzato dalla nazionale, con Giannelli in battuta arriva il primo break, poi i 134 chilometri orari di un ace di Zaytsev, primato personale eguagliato. Anche Anzani lascia il segno.

Il terzo è ipotecato presto (6-1), la Finlandia si inabissa. Sul 12-5 entra Rossini, Blengini utilizza per un attimo il doppio libero, per migliorare la ricezione. La difesa funziona, i contrattacchi entrano. Gli scandinavi fanno un pizzico di ostruzionismo, chiedono due videochallenge a partita chiusa. Il resto sono canti, balli e acclamazioni per tanti, non solo per lo zar Ivan. Che spiega: «La Russia è una prova da affrontare, per capire davvero come stiamo. Non sarà una sentenza ma capiremo dove possiamo arrivare».

Per il 3-0 con la Finlandia, ecco e pagelle del professor Carmelo Pittera, il ct dell’argento mondiale a Roma, nel 1976: 9,5 Giannelli, 9 Zaytsev e Juantorena, 8,5 per i due centrali, Maruotti 7,5. «Lo schiacciatore è stato davvero un buon sostituto di Lanza». 8 a Colaci e al ct. Voti esagerati, ma coerenti.
La più bella della serata arriva dalla Bulgaria, dove Velasco con l’Argentina supera la Polonia al tiebreak e fa il gesto dell’ombrello.

Italia-Finlandia 3-0: 25-20, 25-18, 25-16.
ITALIA: Giannelli 5, Zaytsev 14, Juantorena 14, Maruotti 8, Mazzone 10, Anzani 9; Colaci (l); Rossini, Nelli. N.e: Cester, Candellaro, Lanza (L), Randazzo, Baranowicz. All. Blengini.
FINLANDIA: Suihkonen 5, Sivula 12, Sinkkonen 8, Tervaportti 1, Siirilä 2, Krastins 1. Libero: Kerminen. Ronkainen 6, Kaurto 3, Esko 1, Breilin, Kaislasalo 6. N.e: Porkka (L), Makinen. All. Sammelvuo.
Note: durata set 29′, 26’, 28’. Italia: 3 aces, 7 battute sbagliate, 11 muri, 9 errori. Finlandia: 3 aces, 9 bs, 3 m, 15 errori.
Olanda-Russia 3-0. Classifica (girone E): Italia 6 vittorie (18 punti), Russia (13) e Olanda (11) 4, Finlandia 2 (6).

Girone F, Bologna: Brasile-Australia 3-0, Belgio-Slovenia 0-3. Classifica: Brasile 5 vittorie (14), Slovenia 4 (12), Belgio 3 (10), Australia 2 (7).

Girone G, a Sofia: Usa-Canada 3-1, Bulgaria-Iran 3-0. Usa 6 vinte (16 punti), Bulgaria (12) e Iran (11) 4, Canada 3 (9).

Girone H, a Varna: Serbia-Francia 3-2, Polonia-Argentina 2-3. Polonia 5 vinte (16), Serbia 5 (14), Francia 3 (12), Argentina 3 (8).

Da “Ilmessaggero”

 

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