La Tribù del Calcio. Filippo Boniperti racconta la storia di nipote d’arte, del presidente onorario Giampiero: “Aveva la fissa dei capelli”. Il link della puntata

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http://www.video.mediaset.it/video/tribudelcalcio/full/puntata-del-14-marzo_521990.html

Filippo Boniperti racconta la sua storia di nipote d’arte, del leggendario Giampiero, una vita alla Juve, e anche proprio il nonno, fra aneddoti e sorrisi.

E’ avvenuto alla Tribù del Calcio, qualche replica sarà programmata anche nei prossimi giorni, a sorpresa. Sopra c’è il link, la parte di Filippo è dal minuto 42′, negli ultimi istanti c’è anche il backstage, compresa la stretta di mano del calciatore con il ds Alfio Pelliccioni.

Il racconto di 10’ è ambientato a Mantova e realizzato allo stadio Danilo Martelli dal giornalista Vanni Zagnoli, sotto lo sguardo incuriosito dell’addetto stampa Alessandro Tanassi e del ds Alfio Pelliccioni.

La troupe di cameraman arrivata da Bologna è composta da Nicola Fiorini e da Fabrizio Perinati, che hanno ritratto l’allenamento della squadra, immortalando anche Matteo Paro, altro ex juventino, e la bandiera Gaetano Caridi.

Al montaggio hanno lavorato Paolo Lo Conte e Andrea Bovina, per lavoro di equipe che distilla il meglio di una chiacchierata lunga 35’ e realizzata nella stanza presidenziale della società virgiliana, ora in Lega Pro. Sullo sfondo c’è la sagoma a grandezza naturale di Angelo Benedicto Sormani, trequartista del “piccolo Brasile” di mezzo secolo fa.

Boniperti junior rivela la diffidenza che l’ha accompagnato nel mondo del calcio, gli esordi juventini, le amicizie con i campioni e soprattutto l’atteggiamento di nonno Giampiero, 86enne cannoniere, capitano e poi presidente e tuttora presidente onorario della società bianconera.

L’esterno offensivo del Mantova ripercorre i prestiti che hanno accompagnato la sua carriera di 23enne: all’Ascoli, all’Empoli, quindi al Carpi con cui ha sfiorato la promozione in B; poi Parma, con alcune gare in A, e il successo al Nova Gorica in coppa di Slovenia. Filippo racconta la famiglia e il privato; l’allenatore Juric, già bandiera del Genoa, e il fascino della piazza padana, fra immagini di oggi, con la doppietta all’Albinoleffe, e una galleria iconografica del nonno. Ha gambe possenti e un pizzico della classe del famoso progenitore.

La Tribù è curata dal piacentino Paolo Ziliani, già autore delle principali produzioni di successo dello sport di Mediaset. Lo staff inseguiva Boniperti da un paio d’anni, il giocatore però aveva sempre rimandato l’appuntamento con le telecamere aspettando di essere davvero protagonista, dopo stagioni obiettivamente di transizione, condizionate anche dall’infortunio patito a Empoli. “Il futuro? Non ho preclusioni – conclude Filippo -. Se anche arrivasse la chiamata di…”.

 

La trasmissione è puntata sulla carriera di Giancarlo De Sisti, il grande centrocampista che dal 60 al 79 giocò 19 stagioni in serie A, con la Roma e la Fiorentina, totalizzando la bellezza di 626 presenze, coppe comprese, più 29 messe assieme in maglia azzurra, più lo scudetto sfiorato da allenatore viola, nell’81-’82. Il servizio è di Marco Piccari.

Poi la seconda parte dell’intervista a Josè Altafini che sfoglia l’album dei ricordi “italiani” al Milan, al Napoli e alla Juventus dando libero sfogo agli aneddoti, partendo dagli scherzi a Rocco e a Liedholm. Altro momento è la rubrica “I love Parma”, con Crespo e Malesani è rivissuta l’impresa del 9 gennaio 2000, con la rimonta in 9 contro 11 contro la Juve stellare di Zidane e Del Piero, all’ultimo minuto con il gol monumentale dell’argentino Hernan Crespo. Questo brano è di Andrea Cocchi.

Il tutto senza dimenticare i cartoon del pallone, vera esclusiva della Tribù, con il calvario di Filippo Inzaghi. E a un altro Filippo, Boniperti, all’inseguimento della popolarità del nonno, è dedicata l’ultima parte del programma.

 

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