L’avvelenato (Guccini). Mia moglie ed io non siamo abbastanza belli per frequentare certi ambienti, in particolare. Serve stile, sempre, eleganza, sempre. Trucco, vestito, tacchi. Quando Tosi (Gazzetta) disse a un ufficio stampa: “Quando Zagnoli fa così, fermatelo, tocca a voi”. E intanto due della rosea non vengono accreditati

Beh, dai, qua ero passabile, via, dai. O no? Certo, ovunque la bellezza crea opportunità, a tutti. Conta la forma, ovunque, il resto dà fastidio e basta
Beh, dai, qua ero passabile, via, dai. O no? Certo, ovunque la bellezza crea opportunità, a tutti. Conta la forma, ovunque, il resto dà fastidio e basta

Mia moglie ed io non andiamo bene per certi ambienti e giornalismi. Perchè ci vuole stile, sempre. Eleganza, giacca e cravatta, bisogna essere in forma, senza pancia, senza doppio mento, senza tutto. Lo sport, certo sport, è così. Soprattutto io che sono, resto e sarò sempre un contadino. “Un gran spaccamaroni”, dice il fornaio marito geloso della fornaia di Ospizio, Reggio

Aveva ragione Novellino: “Mi giudicavano perchè mi presentavo davanti alla telecamera in tuta e allora ho cambiato”.

Mazzone.

Ventura, in mia intervista a Libero: “Pensavo servissero i risultati, poi invece…”. E adesso ammicca, sorride, accattiva, ha imparato da Cairo. Sempre forti, forthy, scrive il grande Adalberto Scemma.

Bene, io sono l’uomo sbagliato al posto sbagliato, in particolare in un contesto o due.

Fiero di essere di campagna, l’Italia non fa più per me. Mi autodistruggo, soprattutto in un contesto.

Ma volete mettere Massimiliano Parente?

“Ma lui si crede…”. Cioè io…

“Toglietegli la parola, quando fa così”, disse Andrea Tosi al capufficio stampa di una società sportiva. “Tocca a voi fermarlo”. Certo, lui è la Gazzetta dello Sport, io sono uno che passava di lì, per caso, dalla sua rosea. E difatti ho realizzato 50′, all’interno.

Ho sbagliato tutto, nella vita. Nella vita ci vuole stile, ma volete mettere Elio Corno?

Viva Elio e il suo dire in faccia quel che pensa, sempre e comunque.

Viva tutti, viva noi, abbasso lo stile e lo stiloso.

Ne ho sentite e lette tante, in questi mesi.

Devo perdere 15 chili e rifare il guardaroba e fare il lacchè di professione, ecco.

L’ammiccante, l’ammiccone, l’abbronzato, il bello, il bellino, il perfettino, il brillantino, l’esclusivino, il pettinatino, il barbino, il piacione.

Il furbino, il battutista, il personaggio di spettacolo che ha successo nel lavoro e nella vita.

Da domani mi pago la mia clacque: un fotografo personale in tribuna, un cameraman, un promoter, faccio il giro delle redazioni per promuovermi. Ringrazio un potente e qualcosa arriva. “Fermatelo”, mi dicono.

E un direttor perfettissimo dei perfettissimi: “Beh, hanno ragione”.  E vado di sponsor, di marketing, di tutto. Coltivo i rapporti personali e professionali. E mi premiano. E mi faccio premiare. E ringrazio per il premio.

Certo. Che grandi, sono. I belli della vita e della società.

Hanno successo ovunque, anche su Marte.

P.s.: viva Gb Oliverio e la signora, Fabiana Della Valle, loro sì sono stati grandi. E stasera non sono accreditati.

Solidarietà ai giornalisti veri. Soprattutto ai contrattualizzati. Volete mettere il bello di isolarsi, come faccio io?

In fondo siamo belli tutti. Gb è bello davvero, Faby anche. Io vado a vivere nel torrente Modolena.

Vado a scuola con i pantaloni sporchi. Vinco alla lotteria e mi compro una società sportiva e dopo faccio il presidente della Repubblica.

E mi faccio il cerchio magico. Magico, cerchio.

E mi faccio l’università trendy. Lo Iulm, la borsa di studio, lo stage. E il makeup e gli occhiali firmati e tutto.

E dopo invito tutti. Politici, istituzioni, tutti. C’è un disegno, proprio, per autopromuovermi. E divento fra gli uomini più potenti dello sport.

Mi faccio prete

 

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