Le amicizie 2.0. Social, telefono, whatsapp, commenti su facebook rapidissimi: prestiti di denaro, restituzioni parziali e poi dossier reciproci con l’avvocato pronto a querelare

Vanni Zagnoli al computer in libreria, ovunque. La tecnologia alimenta amicizie, ma il parlare dal vivo è più appagante.
Vanni Zagnoli al computer in libreria, ovunque. La tecnologia alimenta amicizie, ma il parlare dal vivo è più appagante.

 

Le amicizie 2.0. Social, telefono, whatsapp, commenti su facebook, prestiti di denaro, restituzioni parziali e poi dossier reciproci con l’avvocato pronto a querelare.

Questa è la storia, direbbe Carlo Lucarelli, il giallista di Rai3, di due amici. Si conoscono su facebook. Sono italiani, semplicemente, la storia è ambientata nel nostro paese.

L’uomo un giorno si incupisce e racconta di avere prestato soldi alla signora. Dapprima 300, poi 500 in totale, poi 1000. Non è un ricco, ma dignitoso. Ma sarà vero? Strano. Partiamo con 300, poi saliamo a 500, poi mille?

Mah. Ha l’abitudine, quell’uomo, quando è in difficoltà dialettica, di citare grandi personaggi, di effettuare paralleli arditissimi. E quando si arrabbia la reazione è molto dura.

Passano le settimane, tornano indietro solo 300 euro, con raccomandata, degli altri nulla. Questo dice lui.

La signora dirotta l’attenzione. Probabilmente pensa: “Li tengo a titolo di disturbo per avere concesso la mia amicizia profonda a quest’uomo fastidioso”.

Mah, dove finisce l’amicizia e dove inizia l’ossessività?

Mah, c’è un giornalista che mi utilizza il meno possibile però restiamo amici, come amico c’è. E io ne abuso. Con whatsapp, almeno, adesso lo disturbo meno, in diretta.

Il rapporto fra i due amici è insanabile, lei accusa lui, ha pronto un dossier per un legale da scatenare, lui rivuole i soldi e sottolinea di essere stato amico preziosissimo della signora. “Sono un signore, non voglio metterla nei guai”.

Come finirà? La signora terrà i soldi per evitare magari di essere assillata dall’ex amico, lui dice: “Sono l’unico che l’ha aiutata veramente”.

Morale. Non è bello pensare così di frequente agli avvocati. Non piace la volubilità, non piace il mercanteggio dell’amicizia.

Oggi nessuno regala niente, alla base dell’amicizia c’è un interesse spesso economico e sentimentale, o semplicemente consolatorio, o di passatempo.

Curiosità. Intervenire troppo spesso sui social solo per adulare la persona, intervenire sempre per primi, con soli complimenti, allontana la persona, danneggia l’amicizia.

Meglio la sincerità, la dialettica, piuttosto che l’esaltazione. Una volta, due volte, poi stanca…

Ho controllato, lui dice la verità. E’ abituato ad argomentare in maniera cinematografica. Magari non accetta semplicemente di essere stato bannato da lei sui social. Non si arrende e cerca di aggirare l’ostacolo posto con un artifizio.

Mah, tutto questo, onestamente, a me spaventa.

 

 

 

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