Milan-Sassuolo 4-3, senza quel rigore al massimo sarebbe finita 3-3. La sudditanza psicologica resisterà anche con la moviola?

di Vanni Zagnoli

Non trovo la foto del fallo di Antei su Niang, allora metto la mia, con il portiere Andrea Consigli.

Non c’era, era un rigorino, si fischia giusto alle grandi. Il contatto c’è, una spintina o uno sgambettino, niente. Niente. Mai fischiare un rigore così, solo un arbitro suddito.

Ma vuoi mettere, nel dubbio, favorire una grande? Fa piacere a tutti, no? Perchè si devono rendere felici milioni di tifosi, altrochè poche migliaia. Il Sassuolo è la perfetta seconda squadra, com’era il Parma un quarto di secolo fa.

“Il Milan doveva vincere”, dice Eusebio Di Francesco. Non c’è paragone come cifra di gioco e anche gioventù. Al massimo, sarebbe finita 3-3, senza il rigore del 2-3 a metà ripresa.

Papà Vasco, scomparso nel 2002, e grande intenditore di calcio, diceva, in dialetto. “Certi arbitri andrebbero…”. Pensava alle vie di fatto, come un tifoso qualsiasi, perchè certi errori non sono ammissibili.

E’ buonafede nella malafede. Nel dubbio, sempre ragione alle grandi.

 

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