Vanni Zagnoli
Nella pallanuoto, una delle più grandi imprese nella storia del settebello. Da 8-10 a -2’25” a 11-10 alla Grecia, a 42″ dalla fine. E’ semifinale.
Un gol annullato agli ellenici, sull’8-9, Echeniche entra in acqua in anticipo, sono in 8, arriva il rigore contro. Era persa. Tre gol a zero in due minuti e mezzo in acqua sono un’enormità, del resto siamo i migliori al mondo e abbiamo il miglior ct al mondo: Alessandro Campagna è campione olimpico nel ’92, a Barcellona, ai due supplementari in Spagna, con la sua palombella, allenatore azzurro dal 2000 al 2003, poi due olimpiadi con la Grecia, per 5, quindi il ritorno, dal 2008, ininterrottamente. In tutto, 19 stagioni da ct.
Ma ci pensate? L’esempio della pallanuoto, per l’intero sport italiano. Per tutti quei presidenti dall’esonero facile, quei ds ridicoli, nella gestione, yesman di presidenti insulsi. 19 stagioni da ct. Argento e bronzo olimpico, due ori e un argento mondiali, due argenti e due bronzi europei. E anche arbitraggi mai favorevoli, clamorosa l’ostilità finale a Spalato, Europei ultimi. Una partita eroica, a Doha, terra di mondiali. Con tanta gente sugli spalti. Sandro Campagna, persona serissima, super, con la tendenza pure a ingrassare, unico.
Al femminile, l’olimpiade resta in discussione, l’Olanda nei quarti ci doppia. L’Olanda ci ha sconfitto un’infinità di volte. Carlo Silipo fa rimpiangere Fabio Conti, ct argento a Rio. Ora lo spareggio per Parigi con Canada, siamo favorite, è la sesta possibilità. L’Italia ha vinto nel girone per 12-8, non dovrebbero esserci problemi, se non la paura che le nordamericane pareggino e raggiungano i rigori.
Bella spedizione Rai, inviati a Doha, non tutto da tubo, come fa Dazn.
Nuoto, l’oro mondiale di Simona Quadarella, 1500 stile, secondo in carriera, degna erede di Federica Pellegrini, antipersonaggio, rispetto alla divina. Ora è davvero la regina azzurra delle vasche.
Raisport, la magia degli sport vari, olimpici. Gratis, con buoni commenti, i mondiali acquatici e delle neve. Luca di Bella da studio, in genere era Franco Bragagna. L’oro di Lisa Vittozzi, il primo della carriera. Dorothea Wierer è 9^, l’aveva sofferta tanto. Era la numero uno, la sappadina, la crescita dell’altoatesina l’ha mortificata, facendola andare un po’ anche in depressione e adesso l’oro mondiale. Il primo, individuale. La mia intervista del 2018.
Sci di fondo. 30 anni fa l’oro olimpico di Manuela di Centa, poi i sospetti di pratiche dopanti.
Atletica, la morte di Henri Rono, keniota. Dal 78 iniziò con lui la tradizione degli africani degli altipiani dominatori del fondo olimpico e mondiale. Henri Rono fu detentore del record mondiale dei 5mila metri dal 1978 al 1981, dei 10mila per sei anni e dei 3000 siepi per oltre un decennio. Aveva 72 anni, era in ospedale a Nairobi.
Basket, le final 8 a Torino: finirono sul New York times, come formula, grazie al pr Maurizio Bezzecchi, reggiano. Sono ideali per ogni manifestazione? Immaginiamole nella pallavolo – sabato e domenica c’è la femminile, a final 4, come la maschile: Trieste, dopo Casalecchio -, nella pallanuoto, nel calcio.
I quarti onorano il pronostico con l’allungo di Venezia su Pistoia a 5′ dalla fine, mentre MIlano schianta Trento. Poi Brescia-Napoli e Virtus Bologna-Reggio Emilia. In semifinale, Venezia-MIlano, Brescia-Bologna, la finale generalmente non è mai quella scudetto degli ultimi 3 anni, ovvero Milano-Bologna, quest’anno potrebbe essere, invece. Fra i personaggi ospiti, spicca Bob Morse.
Avevamo la voglia di una grande impresa, in Lazio-Bayern Monaco, l’1-0 su rigore più espulsione in parte lo è. Contropiede di Felipe Anderson, innesto di Immobile, respinta, sinistro di Isaksen, il difensore prende il piede in pieno, dopo il tiro, sino a 3 anni fa neanche era rigore.
Maurizio Sarri meriterebbe di passare, i tedeschi sono invincibili, almeno in bundesliga, la vincono da 11 stagioni di fila. Ora sono a -5 dal Bayer Leverkusen ma sono convinto che vinceranno ancora. Carlo Ancelotti da loro meritava molta più pazienza.
Psg-Real Sociedad 2-0, lo sceicco e l’orgoglio basco. I ricchissimi francesi mai ad alzare la Champions e San Sebastian espressione degli Euskadi, di suoni, di cultura unica. A chi paragoniamo, i Paesi Baschi? Nel 2019 avevano 2 milioni e 100mila abitanti, la cifra più vicina, in Italia, è il milione e 800mila persone della Calabria.
Le insidie del Feyenoord, già in grado di mettere in difficoltà la Roma negli altri due incroci europei, è secondo, in Olanda.
Il Rennes è settimo, in ligue1, difficilmente sarà in grado di resistere al Milan, anni fa venne superato anche dall’Udinese di Francesco Guidolin.
Se Daniele de Rossi allena subito la Roma, allora capisco Walter Zenga. Che a 64 anni non allenerà mai l’Inter: era idolo tale che nel 2000 avrebbe potuto avere quella panchina, il budget non era tanto inferiore a quanto spendono i Friedkin. Ma capirei anche il rammarico di Claudio Gentile e Marco Tardelli, nel non avere mai allenato la Juve, mentre Mauro Tassotti volutamente faceva il vice. Se Shevchenko avesse fatto bene al Genoa, il Milan l’avrebbe probabilmente ingaggiato. Penso a Giancarlo Antognoni, quanto era rammaricato per essere uscito dalla Fiorentina. Immagino Francesco Totti, fuori dalla Roma, mentre Paolo Maldini tornò al Milan solo per incidere. Ancora, la galleria di soddisfazione, per un ex calciatore. Allenatore è il 100%, ds 50%, ad 40%, dg 30%, team manager 5%, presidente 15%, brand manager 5%.
Bella l’idea dei corsi per responsabili di settori giovanili, direi proprio come tecnici, non come dirigenti. Esistono negli altri sport?
La prima stesura dell’articolo pubblicato su “Enordest.it”