Puzzolo. Eranio licenziato dalla Tv Svizzera per razzismo. Ma per piacere… Ecco come si infanga un galantuomo

Vanni Puzzolo con il tablet impegnato a scrivere
Vanni Puzzolo con il tablet impegnato a scrivere

commento autografo di Vanni Puzzolo

Come si dice spesso, per costruirsi una credibilità serve una vita, per perderla basta un attimo, in questo caso una frase, forse sbagliata, detta durante una telecronaca.

Stefano Eranio, ex centrocampista della Nazionale e del Milan, non potrà più lavorare per la Rsi, la Televisione della Svizzera italiana: licenziato per razzismo.

Questa la frase usata durante la telecronaca di Bayer Leverkusen-Roma:” i calciatori di colore sono forti fisicamente ma quando c’è da pensare spesso sbagliano”.

Il commento era riferito al giocatore della Roma Rudiger che in occasione del secondo gol dei tedeschi aveva sbagliato posizionamento tenendo in gioco Sanchez.

La tv svizzera ha emesso tanto di comunicato ufficiale per certificare il licenziamento a seguito di parole giudicate razziste.

Uso un solo sostantivo per giudicare questo atteggiamento della tv Svizzera: vergognoso!

Alzi la mano chi fra gli addetti ai lavori non ha pensato la stessa cosa tante volte?

Anzi lo scrivo pure io così il proprietario di questo sito che mi da la possibilità di scrivere, Vanni Zagnoli, può licenziare pure me: i calciatori di colore, spesso, non sempre, hanno doti atletiche sempre super, ma tatticamente peccano in attenzione.

Certo l’ho detto in maniera più attenta, forse Stefano, in diretta, può aver sbagliato un termine, ma ha pure chiesto scusa, fra l’altro Rudiger è tedesco e non africano, ma come si può infangare pubblicamente un ragazzo per bene di un accusa così infamante per una frase del genere?

Il vero razzismo è ben altra cosa. Eranio ha una carriera alle spalle di correttezza, di valori morali sempre dimostrati, ha giocato nel Milan con Marcel Desailly, campione di colore, di nazionalità francese, che fra l’altro tatticamente era perfetto, ma questo non vuol dire che non sia  sacrosanto affermare che, i difensori spesso, sono poco attenti e peccano in tattica, ma in questo di razzista non c’è proprio nulla, è come dire che rispetto ai bianchi gli atleti di colore atleticamente valgono di più.

Se avevano dei motivi che non conosciamo per silurare Eranio, sarebbe bene che gli svizzeri lo dicessero, se invece i motivi rimangono quelli futili di quel commento, certamente poco appropriato, ma sicuramente non razzista, allora… siamo tutti razzisti.

(v.zagn.) Qui sono stra d’accordo con Vanni. Eranio è un gentiluomo, fin troppo gentile, nel senso che a me è sempre piaciuto, in campo e fuori. Non amo gli eccessi, il coglionismo, mi piace scherzare ma senza esagerare. Lo spettacolo, la teatralità la lascio agli altri.

Ecco, Eranio ha espresso un pensiero sacrosanto. Come dire che i bianchi, io e Vanni, hanno la tendenza a ingrassare. Io e lui. Le persone di colore no, molto meno, almeno.

Le persone di quella etnia sono più istintive, persino selvagge, in senso buono. Più fisiche, meno intellettuali. Credo che la storia dei premi Nobel non sia tanto di africani. Attenzione, non è una critica, è una peculiarità.

Pensiamo ai velocisti giamaicani, insomma ai grandi vantaggi che hanno gli uomini di colore nello sport, in tanti sport. A basket, non a volley.

(s.occhiuto) Non entro nel merito della questione.  La Televisione della Svizzera Italiana (Rsi), parimenti a TeleCapodistria e alla San Marino Rtv, sono emittenti di piccole entità regionali che da sempre si distinguono per l’eccezionale professionalità dei redattori e del personale tecnico. Sono stati straordinari valori aggiunti quando i canali italiani, specialmente negli anni ottanta e novanta, tralasciavano contenuti informativi e sportivi che non garantivano un elevato livello di audience. Trattasi di reti televisive che da sempre raccontano l’attualità in maniera esaustiva.

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