Puzzolo. Le cause di Lotito, tutte temerarie. Da quando un professionista non può dimettersi? E’ più loco il presidente dell’allenatore

Vanni puzzolo con la gazzetta a Siviglia
Vanni Puzzolo con la Gazzetta a Siviglia

La frenesia giudiziaria di Claudio Lotito e’ irrefrenabile e inimitabile.

Dopo aver intrapreso, e  perso,  cause nazionali con i suoi giocatori Ledesma e Pandev, con il suo allenatore Ballardini, ha provato ad affacciarsi in Europa con la causa al suo ex allenatore Pektovic, reo di essersi accordato, prima della fine del suo contratto, con la Federazione Svizzera.

Una manna per i suoi legali, ma bastonate ricevute in Italia e in Europa.

Ora ha ben pensato di varcare i confini europei, facendo causa oltre oceano al suo allenatore Marcelo Bielsa, detto il “loco”, il quale ha battuto il record di essersi dimesso dall’incarico senza mai neppure arrivare in Italia.

Premetto che e’ abbastanza grottesco che Bielsa ci ripensi e riesca addirittura a dimettersi , battendo ogni record, prima ancora di essere presentato, ma il personaggio e’ conosciuto, e il suo nomignolo gli e’ stato appioppato ad arte.

E’ pero’ altrettanto grottesco che Lotito riesca ad andare, ogni volta,per la sua smania di sperimentare, oltre se stesso.

Difficile addentrarsi nei contesti e nei motivi che hanno provocato tutto questo, bisognerebbe sapere tanti particolari e non solo quelli che prima Bielsa, e poi Lotito-Tare hanno provato a spiegarci.

Le questioni che voglio porre sono altre.

La Lazio è in preda alle iniziative di un uomo, più ancora che di un Presidente,invaghito di se’ e delle sue capacità di fare scuola.

Quelli che normalmente si rapportano con lui o cedono o lui finisce che gli fa causa, non ci sono mezze misure.

Lotito in sequenza è riuscito a litigare con allenatori, calciatori, direttori sportivi, giornalisti, colleghi presidenti e tifosi, tutti accusati di non aver saputo riconoscere la ” sua verita” , e se questa non viene accettata, porta puntualmente tutti in tribunale.

Lotito ora minaccia l’ennesima causa per non aver rispettato gli accordi presi con la firma di un contratto.

Da che mondo è mondo, un professionista, se vuole, si può dimettere, ovviamente rinunciando agli emolumenti, se nel contratto fosse prevista una penale, dovrà essere pagata, altrimenti valgono le sue dimissioni che dovranno essere motivate.

Motivi per una causa risarcitorie , non ne vedo.

Lotito, e ‘ bene ricordarlo, e’ lo stesso che a fine campionato ha confermato Simone Inzaghi, poi ha cambiato idea e ha bloccato Prandelli con una bella stretta di mano pregandolo di aspettare qualche giorno per essere ufficializzato ( sta ancora aspettando), poi e’ sempre il padrone della Salernitana a cui ha destinato Inzaghi per poi ieri sera riportarlo nella panchina capitolina, con grande rispetto, ovviamente, dei tifosi campani.

Gli va di lusso che a lui il risarcimento, per le sue iniziative, non lo abbia  mai chiesto nessuno. (Prandelli , ad esempio, si dice che abbia perso altre opportunità di lavoro per rispettare la sua parola).

Fra le sue perle ci fu’  pure la minaccia di portare la Lazio a giocare a Valmontone, dileggiand o una storia di 116 anni, e tutto perché veniva contestato dalla curva nord.

Ora una domanda mi sorge, ma fra lui e il Bielsa, chi è più “loco”.?

Vanni Puzzolo

 

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