Pericolo scampato.
Novellino, alla presentazione a Palermo, aveva fieramente detto che era l’unico allenatore che poteva vantare di aver lavorato due anni con Zamparini , senza dover subire l’onta dell’esonero.
Ci ha pensato il patron-padre-padrone friulano a toglierli questo record.
Dopo la disastrosa sconfitta di ieri sera con la Lazio, (0-3), e una prestazione più da armata brancalone che da squadra di serie A , anche Novellino deve subire la tagliola dell’esonero, il suo regno è durato 4 partite, un pareggio e 3 sconfitte, troppe per l’irrequieto presidente palermitano.
Richiamato il tecnico ravennate Ballardini, che ritorna a Palermo per la terza volta, la seconda in stagione, dove era sopravvissuto per 6 giornate, ed era stato autoesonerato in diretta tv dal capitano Sorrentino, dopo una vittoria esterna, ma anche dopo un litigio clamoroso con una parte della squadra.
Sara divertente ora vedere come potrà essere ricomposta la frattura e come si comporterà Ballardini che aveva pure intentato una causa legale contro Sorrentino.
E fanno 11, incredibilmente tali sono i cambi in panchina fatti quest’anno a Palermo, record dei record, con due esoneri avvenuti dopo due vittorie.
In tutto questo c’è però bene poco da ridere.
Il Palermo era, con la gestione Inchini, una modesta squadra di metà classifica, ora diventa a sei giornata dal termine, la più grande candidata alla retrocessione.
Il ” Barbera” ieri sera, ha fatto sentire il suo dissenso , anche con una contestazione violenta e non abituale, una serie di petardi lanciati contro tutti che hanno determinato tre sospensioni della partita, e una probabile prossima squalifica del campo, ovvio nessuna giustificazione per questa azione violenta e insensata, ma solidarietà per i tifosi veri che hanno dovuto subire questa pietosa “via crucis” per colpa del loro presidente.
VANNI PUZZOLO
