Qui Cosenza.it. Da Fuscaldo al Boca Juniors, fino al Torino. La storia di Serafino, il baby fenomeno che voleva mezza serie A.

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Francesco Serafino

Sono un interlocutore privilegiato di Serafino, ospito volentieri il pezzo di Quicosenza.it

Simona Gambaro

Si chiama Francesco Serafino è nato nel 1997 ed è cresciuto a Fuscaldo. Ma a soli 9 anni si è trasferito per motivi familiari, prima a Roma e poi a Buenos Aires in Argentina seguendo suo papà. Il suo sogno ha attraversato oceani e confini ma è rimasto sempre lo stesso: il calcio. A cinque anni ha iniziato sui campetti dell’SS Fuscaldo e nel giorno del suo decimo compleanno, è passato alla Reggina vestendo la maglia amaranto. Nel settembre del 2008 però, lascia la Calabria per una nuova avventura. Viene tesserato nella Roma, dove gioca per gli esordienti ma in giallorosso resta poco più di un anno, perché nell’ottobre 2009 Francesco deve seguire il padre, impegnato per lavoro in Argentina.

Nella patria di Maradona il suo talento non passa inosservato. Dall’Argentinos Juniors al Rivers Plate. Dopo due anni passa al Boca Juniors squadra che ha lanciato nel grande calcio proprio el pibe de oro, ma anche campioni del calibro di Batistuta, Riquelme e Tevez. Il suo soprannome? El Tanito (il piccolo italiano). La sua vita in Sud America dunque, cambia radicalmente rispetto a quella del piccolo paese del tirreno cosentino dove Francesco Serafino ha lasciato parenti, amici, una vita tranquilla per approdare in una megalopoli ma senza rinunciare alla sua passione.

A Buenos Aires conosce tanti amici e scopre che è una città molto simile, per certi versi, alla sua Calabria, una terra passionale e accogliente. Giovanissimo con i suoi 16 anni appena compiuti, ma dal talento purissimo, è un esterno offensivo molto veloce e di grande tecnica. Approdato al Boca Juniors, una delle squadre più famose di Buenos Aires, Francesco Serafino in breve tempo è diventato uno dei migliori calciatori della “cantera”, un vero baby fenomeno. Le sue giocate di classe non sono passate inosservate ai talent scout di mezza Europa e per riportarlo in Italia.

E la stella nascente del Boca in italia ci torna: sarà aggregato alla Primavera del Torino. A volerlo il presidente Cairo in persona che ha chiuso nelle ultime ore l’importante trattativa. La sua educazione e il suo talento sono gli elementi che lo contraddistinguono e ora Francesco potrà tornare in patria per dimostrare quanto vale indossando la maglia granata del Torino e un giorno, chissà, anche quella di qualche prestigioso club europeo.

 

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