Sci. Dominik Paris ha vinto quest’anno per la prima volta il superG, viene da trionfi in discesa: “E adesso il mondiale”.

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Dominik Paris

Dominik Paris ha voglia di gareggiare. Il superG è la prima sfida.

“Dipenderà molto dalla tracciatura. Se girerà molto, sarà più difficile da sciare su questo tipo di neve. Però, tutto potrebbe cambiare. Se gli organizzatori riusciranno a pulire bene la pista sarà tutto diverso. Solo sui piani potrebbero rimanere un po’ di buchi”.

Ma come affrontare il superG mondiale? “Comunque sia, nelle prime curve, il fondo sarà abbastanza duro, nella parte ripida. Verso il piano bisognerà cercare di sciare sulle uova, cioè trovare il giusto compromesso fra l’aggressività e la leggerezza, provando a non dare troppo angolo agli sci sulla neve, per evitare che gli sci scapino via dalla traettoria migliore”.

“Noto che c’è attenzione su di me, ma non mi crea nessun problema. Io sono concentrato su quello che devo fare e non penso agli altri. Il momento importante è sempre la gara. Io, in quel momento, metto tutto me stesso, tutto il mio coraggio. Rischio tutto quello che posso rischiare. nei giorni precedenti accumulo sensazioni e faccio prove su tutto: i materiali, le linee.. Poi in gara metto tutto insieme e rischio. Rischio anche di cadere, o di fare un errore grande come una casa. Se va bene meglio, se va male pazienza”.

Più discesa o più superG? “Tutti e due per me vanno bene. Però, penso di avere un po’ più chances in discesa”.

Biagio Bianculli

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