Tuttosport, la finale di Champions in sala del Tricolore. Premiate Panìco, Melania Gabbiadini e Tuttino per le 100 e passa presenze

Tavecchio presidente figc
Tavecchio presidente figc

VANNI ZAGNOLI

REGGIO EMILIA. Per la prima volta, la finale di Champions league femminile sarà in Italia, giovedì 26 maggio alle 18, allo stadio del Tricolore: è il Mapei, ma per le competizioni Uefa non sono ammessi nomi commerciali. E’ stata presentata nella sala del primo Tricolore, a Reggio, con anche i ct Conte e Cabrini. “Nel nostro Paese – spiega il presidente federale Carlo Tavecchio – abbiamo 30 milioni di donne ma appena 20mila tesserate, contro il milione e 200mila uomini. Vogliamo raddoppiare le praticanti. Auguro al Brescia di essere in finale”. Il quarto è difficile, il 23 marzo in Germania contro il Wolfsburg, due volte vincitore, e il ritorno in 30. E’ la 16esima finale (46 le squadre iscritte) e 9 vincitrici sono proprio tedesche. “Il piano è partito un anno fa – spiega la vicedirettrice della Figc, Francesca Sanzone -, con tre nuove nazionali giovanili e le squadre femminili di Lazio e Fiorentina: i club professionistici maschili devono tesserare almeno 20 bambine under 12”. Ambasciatrice della finale è Patrizia Panico, premiata assieme a Gabbiadini e a Tuttino: “Il calcio donne – spiega la bomber viola – è solidarietà, passione, esempio contro il razzismo”. Fra gli organizzatori l’ex arbitro Rosetti: “La finale dev’essere il giorno zero del movimento femminile, perchè avvicini quanto rappresenta in Germania, Usa e Canada”.

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