Volley. Massimo Barbolini uno straniero in casa, a Modena con la Turchia

Massimo+Barbolini+Turkey+v+Canada+mTcbQLiS8R9xMassimo Barbolini, modenese doc, è il ct della Turchia dal 17 gennaio 2013. Una lunga carriera come allenatore, iniziata come vice di Velasco ai tempi della mitica Panini degli anni ottanta. Poi tanto settore femminile, creatore del miracolo Perugia, coach della nazionale dall’ottobre 2006 al settembre 2012.

Con le azzurre i primi due titoli europei Lussemburgo 2007 e Polonia 2009, la straordinaria vittoria della Coppa del Mondo 2007, numerosi piazzamenti, le cocenti delusioni olimpiche, eliminazioni ai quarti a Pechino 2008 e Londra 2012.

Purtroppo i risultati con la Turchia non stati quelli preventivati. Un settimo deludente posto agli Euro 2013 e la sconfitta con l’Italia nella finale del torneo dei XVI Giochi del Mediterraneo, organizzati in casa a Mersin. Sono stato testimone diretto di quella partita, essendo in loco come consulente di una nazione mitteleuropea.

L’eliminazione nella seconda fase dei mondiali in corso non mi ha stupito. Barbolini ha ereditato una nazionale da reimpostare tatticamente e anagraficamente. Probabilmente la federazione di Ankara l’ha ingaggiato in tale proiezione. La Turchia però non è più la squadra di dieci anni orsono.

Durante il primo decennio del ventunesimo secolo vennero raggiunti traguardi eccezionali argento agli Euro 2003 casalinghi, Antayla, Istanbul, Ankara, settimo posto alla Coppa del Mondo 2003 (l’unica giocata), sesto ai Mondiali 2010, bronzo agli Euro 2011, terzo al World Gran Prix 2012, la storica qualificazioni ai Giochi di Londra 2012, mediante la vittoria nel torneo preolimpico disputato tra le mura amiche di Smirne.

Una rosa che annoverava le formidabili Natalia Hanigoklu, Neslihan Demir, Bahart Mert-Urcu (Asystel Novara per tre anni), Esra Gumus. Giocatrici che ho ammirato dal vivo e in televisione in molte occasioni. Le attuali sostitute non sono all’altezza, hanno un rendimento appena soddisfacente, poca esperienza a livello internazionale.

Un miracolo la vittoria contro la Russia al tie-break, dopo i primi due parziali persi. Un enorme soddisfazione per Massimo Barbolini perché avvenuta nel suo tempio, il PalaPanini. Infatti il sestetto turco era stato inserito nel girone di Modena, generando una strana situazione.

Straniero nella città natale, ha ricevuto calore, affetto, sostegno che hanno commosso profondamente tecnico e familiari. Un ennesimo meraviglioso spaccato del mondo del volley, lontano migliaia di chilometri dalle inusitate enfasi mediatiche e collettive di calcio e basket.

(v.zagn.) Massimo è uno dei miei ct preferiti, eccezionale per quanto ha fatto con l’Italia, comunque quest’anno è l’unico ad avere battuto il Brasile. E’ stato un onore conoscerlo a Modena, sono andato apposta. E’ un orgoglio per l’Italia all’estero.

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